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ottobre 2013 – Due giorni fa, il Presidente del IV Municipio
e l’Assessore alle Politiche Sociali Maria Muto, hanno ricevuto una
rappresentanza della Rete Territoriale Roma Est che si è recentemente
costituita per affrontare la Questione Rom attraverso una strada diversa
che tenga conto delle esigenze di tutti: rom e residenti.
La Rete Territoriale Roma Est è costituita da un numero importante
di associazioni, comitati e privati cittadini che si sono costituite
in un gruppo di lavoro per riaffermare integralmente la loro determinazione
ad impegnare i decisori politici e istituzionali nella formulazione
di strategie politiche e sociali capaci di cambiare radicalmente rotta
rispetto alle fallimentari esperienze delle Amministrazioni precedenti.
Amministrazioni
che, con i soldi dei contribuenti, hanno prodotto segregazione ed
esclusione sociale per Rom e Sinti, nonché l’incremento
del disagio e dell’insicurezza per gli abitanti di quelle estreme
periferie interessate da insediamenti che ne accrescono gli
intrinseci processi di degrado.
Nel Gruppo
di Lavoro sulle problematiche Rom della Rete Territoriale, il nostro
quartiere è presente attraverso l’impegno diretto del
Coordinamento Associazioni di Colli Aniene.
Per
riassumere in breve, è stato sollecitato al Municipio ad intervenire
in una forma integrale e decisa, in dialogo con i territori, e con
le comunità Rom e Sinti in coerenza con le strategie di ricostruzione
della convivenza come conditio sine qua non per l’avvio dei percorsi
di superamento del Modello dei Campi. La Rete non
intende rincorrere la rabbia o l’idea dell’emergenza permanente, né
trovare soluzioni univoche e semplicisticamente immediate, ma lavorare
per prevedere nel medio-lungo termine, trovando insieme soluzioni
strutturali, mettendo in azione e valorizzando tutte le energie, le
intelligenze e le risorse a disposizione, sia su scala cittadina,
sia su scala territoriale.
Per questo
la Rete ha richiesto ed ottenuto dal Presidente Sciascia l’apertura
di un Tavolo di lavoro (per ora limitato al IV Municipio) per progettare
un Piano di Azione per il breve, medio e lungo periodo con le seguenti
finalità:
a)
Ricostruire la convivenza tra diversi
b) Restituire una migliore vivibilità ai rom, riducendo le
presenze nell’insediamento di via Salviati e aumentando i servizi
sanitari ed igienici del campo, che avrà come conseguenza minori
disagi per i quartieri di Tor Sapienza e Colli Aniene
c) Andare al progressivo superamento dei campi rom a cominciare dall’abolizione
dei Mega Campi
d) Coinvolgere insieme ai Municipi il Sindaco Marino e gli assessori
competenti per una azione sinergica e concordata.
e) Implementare la strategia di integrazione investendo su sanità,
istruzione, case e lavoro.
Ricordiamo
che varie decine di milioni di euro della comunità sono stati
impiegati per gli sgomberi indiscriminati che hanno solo peggiorato
la situazione. Se la stessa mole di denaro fosse stata impiegata per
sviluppare una vera integrazione i risultati sarebbero stati alquanto
diversi.
La proposta
di lavoro include un Piano di Azione Tempificato e corredato dalle
risorse ritenute necessarie; realizzare un sistema di monitoraggio
dello stato di avanzamento del Piano d’Azione; promuovere una partnership
costituita da Campidoglio e Associazionismo capace di elaborare e
realizzare progetti di inclusione dei rom e gestione delle aree come
via della Martora, Casale Boccaleone, il cosiddetto Bosco Alvi e caserme
dismesse.