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ottobre 2013 – I senatori Francesco Palermo (Gruppo per le
autonomie) e Daniela Donno (Movimento 5 Stelle), membri della Commissione
straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del
Senato, stanno effettuando, in questi minuti, un blitz a sorpresa
in alcuni "campi rom" della Capitale, accompagnati da una
delegazione dell'Associazione 21 luglio. Con
questa visita, la Commissione del Senato intende appurare direttamente
le condizioni di vita di uomini, donne e bambini rom all'interno dei
cosiddetti "villaggi attrezzati" e dei "centri di raccolta
rom" nella città di Roma.
Aggiornamenti
in tempo reale sul canale Twitter dell'Associazione
21 luglio.
Oggi
nella Capitale vivono circa 8 mila rom, di cui 4.350 nei villaggi
attrezzati, 1.210 negli insediamenti "tollerati", circa
700 nei centri di raccolta rom e 2.000 negli insediamenti informali.
Più della metà del totale della popolazione rom è
rappresentata da minori.
Secondo
l'Associazione 21 luglio, i "campi rom" rappresentano luoghi
di isolamento fisico e relazionale, dove vengono violati sistematicamente
i diritti umani e dell'infanzia e che costringono la popolazione rom
alla ghettizzazione e alla segregazione, alimentando del resto la
percezione negativa nei loro confronti da parte della società
maggioritaria.
«Le
politiche abitative rivolte ai rom dalle autorità romane profilano
i "campi" come una soluzione abitativa riservata specificatamente
ai rom, alternativa a soluzioni ordinarie, dalle quali i rom continuano
ad essere esclusi de facto - afferma l'Associazione 21 luglio -. La
natura delle soluzioni abitative riservate ai rom mostra come essi
continuino a essere percepiti come "nomadi", un popolo omogeneo,
inadatto alla vita stanziale, culturalmente disposto a vivere al di
sotto degli standard.
Questa
politica, che ha un costo annuo di 20 milioni di euro, si è
dimostrata fallimentare e totalmente inefficace ai fini dell'inclusione
sociale dei rom. Essa è stata attuata indistamente da amministrazioni
di centrodestra e di centrosinistra e sta continuando inesorabilmente
anche oggi con il preoccupante immobilismo dimostrato finora dalla
giunta Marino».
«Auspichiamo
- continua la nota dell'Associazione - che l'Amministrazione romana
si affretti a delineare un piano verso le comunità rom e sinte
della Capitale che sia in linea con quanto previsto nella Strategia
Nazionale d'Inclusione di Rom, Sinti e Caminanti adottata dal Governo
italiano in sede europea nel febbraio 2012».
L'Associazione
21 luglio, nei giorni scorsi, ha lanciato un appello nazionale con
raccolta firme per chiedere ai Presidenti di otto Regioni italiane,
tra cui il Lazio, di abrogare le Leggi regionali che, a partire dagli
anni Ottanta, hanno istituito i "campi nomadi" in Italia.
L'appello fa parte della Campagna "Stop all'apartheid dei Rom!"
dell'Associazione 21 luglio.