Rom, in corso blitz a sorpresa della Commissione Diritti Umani del Senato nei "campi" di Roma

22 ottobre 2013 – I senatori Francesco Palermo (Gruppo per le autonomie) e Daniela Donno (Movimento 5 Stelle), membri della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, stanno effettuando, in questi minuti, un blitz a sorpresa in alcuni "campi rom" della Capitale, accompagnati da una delegazione dell'Associazione 21 luglio. Con questa visita, la Commissione del Senato intende appurare direttamente le condizioni di vita di uomini, donne e bambini rom all'interno dei cosiddetti "villaggi attrezzati" e dei "centri di raccolta rom" nella città di Roma.

Aggiornamenti in tempo reale sul canale Twitter dell'Associazione 21 luglio.

Oggi nella Capitale vivono circa 8 mila rom, di cui 4.350 nei villaggi attrezzati, 1.210 negli insediamenti "tollerati", circa 700 nei centri di raccolta rom e 2.000 negli insediamenti informali. Più della metà del totale della popolazione rom è rappresentata da minori.

Secondo l'Associazione 21 luglio, i "campi rom" rappresentano luoghi di isolamento fisico e relazionale, dove vengono violati sistematicamente i diritti umani e dell'infanzia e che costringono la popolazione rom alla ghettizzazione e alla segregazione, alimentando del resto la percezione negativa nei loro confronti da parte della società maggioritaria.

«Le politiche abitative rivolte ai rom dalle autorità romane profilano i "campi" come una soluzione abitativa riservata specificatamente ai rom, alternativa a soluzioni ordinarie, dalle quali i rom continuano ad essere esclusi de facto - afferma l'Associazione 21 luglio -. La natura delle soluzioni abitative riservate ai rom mostra come essi continuino a essere percepiti come "nomadi", un popolo omogeneo, inadatto alla vita stanziale, culturalmente disposto a vivere al di sotto degli standard.

Questa politica, che ha un costo annuo di 20 milioni di euro, si è dimostrata fallimentare e totalmente inefficace ai fini dell'inclusione sociale dei rom. Essa è stata attuata indistamente da amministrazioni di centrodestra e di centrosinistra e sta continuando inesorabilmente anche oggi con il preoccupante immobilismo dimostrato finora dalla giunta Marino».

«Auspichiamo - continua la nota dell'Associazione - che l'Amministrazione romana si affretti a delineare un piano verso le comunità rom e sinte della Capitale che sia in linea con quanto previsto nella Strategia Nazionale d'Inclusione di Rom, Sinti e Caminanti adottata dal Governo italiano in sede europea nel febbraio 2012».

L'Associazione 21 luglio, nei giorni scorsi, ha lanciato un appello nazionale con raccolta firme per chiedere ai Presidenti di otto Regioni italiane, tra cui il Lazio, di abrogare le Leggi regionali che, a partire dagli anni Ottanta, hanno istituito i "campi nomadi" in Italia. L'appello fa parte della Campagna "Stop all'apartheid dei Rom!" dell'Associazione 21 luglio.

Ufficio Stampa e Comunicazione dell'Associazione 21 luglio

Articoli letti: 563  
se apprezzi questo sito internet clicca mi piace su Facebook

Scarica il bando del Secondo Concorso Letterario Caterina Martinelli

Commenti