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ottobre 2013 – Scandaloso! Nonostante le
ripetute denunce
di una situazione critica delle scuole di Colli Aniene da parte di
associazioni e genitori, la Giunta Capitolina non
ritiene di dover intervenire. Solo oggi siamo venuti
in possesso della delibera
n. 360 del 2013, relativa all’approvazione dei progetti
preliminari ai fini dell'assegnazione delle risorse per gli edifici
scolastici per il piano investimenti 2013-2015, annualità 2014,
dove non è presente alcuna scuola di Colli Aniene.
Di quella giunta fa parte integrante l’assessore Daniele Ozzimo, una
persona che conosce bene il nostro territorio e la situazione critica
di alcuni edifici scolastici di questa zona. A lui avevamo chiesto
aiuto per ottenere un incontro in Campidoglio per illustrare il nostro
dossier
agli enti preposti ma, purtroppo, ci si dimentica presto degli impegni
elettorali presi con la cittadinanza. Tutti i nostri sforzi di portare
in evidenza un grave e sentito problema sono risultati vani. Consiglieri
e Presidente del Municipio sembrano non aver voglia di entrare nelle
scelte degli Uffici Tecnici reputando professionale il lavoro che
stanno facendo. Ma la politica non deve avere una funzione
di controllo di quanto avviene sul territorio? Perché
i nostri rappresentanti si fanno prendere dal timore di pestare i
piedi a qualcuno? Perché il Presidente Sciascia non risponde
alle nostre
domande sulle scuole? Il dubbio di aver scelto persone
sbagliate a rappresentarci in Comune e Municipio comincia a essere
sempre più concreto. A tal proposito è doveroso ricordare
che l’ex Presidente Caradonna, con tutti gli appunti che gli si possono
fare per il suo ultimo mandato, non ebbe esitazione ad intervenire
nella scuola elementare Balabanoff per il rifacimento del tetto sotto
le nostre sollecitazioni. Saper ascoltare la gente e intervenire senza
timore dove è necessario sono doti essenziali per un leader
che deve governare un territorio, complesso come il nostro, senza
timori e soggezioni. Per ora, questa Giunta Municipale non sta dimostrando
di avere queste caratteristiche.
Qualcuno dovrebbe spiegarci perché dovremmo dare fiducia assoluta
a chi negli ultimi anni ha dimostrato, secondo noi, di non meritarla.
Vogliamo parlare della scuola Mary Poppins e della scandalosa ristrutturazione
del 2009? È storia nota a tutti: fra gli interventi effettuati
nella ristrutturazione ci fu la sistemazione totale della copertura
(stanziamento di circa 500 mila euro). A distanza di soli tre anni
la scuola fu chiusa per inagibilità dei locali a causa dei
crolli del controsoffitto dovuti ad infiltrazioni (cedimento di quattro
pannelli di cartongesso) e nuova spesa per il contribuente. Questo
episodio illustra con chiarezza in che modo vengono eseguiti i lavori
pubblici e come l’assoluta mancanza di controlli sulla qualità
degli stessi porti le imprese a risparmiare dove non dovrebbero. Ma
non esiste una garanzia di dieci anni sui lavori effettuati? Perché
l’amministrazione comunale non si rivale sulle imprese che hanno fatto
male il lavoro appaltato? Sarà questa la ragione per la quale
ci hanno fatto capire che il Municipio non desidera l’intromissione
dei non addetti ai lavori in merito ai problemi delle scuole?
Noi ci siamo posti come una ricchezza di conoscenze che il territorio
offre gratuitamente alla politica (partecipazione popolare) per collaborare
alla soluzione dei problemi, così come abbiamo fatto nel passato
ma, se questo aiuto viene rifiutato, ne prenderemo atto e cambieremo
registro ad iniziare dal chiedere controlli strutturali
agli enti preposti. Se poi questo porterà alla
chiusura di qualche plesso scolastico del quartiere, vorrà
dire che ci saranno i presupposti per farlo e che
i nostri figli stanno correndo un reale pericolo sotto i controsoffitti
che cadono, gli alberi che si abbattono al suolo nei confini della
scuola e i cancelli di uscita troppo stretti dove la calca della gente
rappresenta un pericolo per gli alunni. A noi sta a cuore
l’incolumità dei nostri figli ma non siamo altrettanto certi
che lo sia per chi amministra questo municipio e questa città.