Chiesa di Santa Bernadette – Il mistero del parcheggio “scomparso”

28 ottobre 2013 – Da circa un paio di mesi stanno fioccando le multe della Polizia Locale sugli incauti automobilisti che lasciano l’automobile posteggiata sullo spazio posto davanti alla chiesa Santa Bernadette Soubirous. Per quasi un quarto di secolo è stato consentito di parcheggiare tra il muro della chiesa e la strada senza che nessuno intervenisse perché, francamente, chi lascia la sua automobile su quella superficie non infastidisce davvero nessuno. Poi, all’improvviso qualcuno si è ricordato che su quell’area esiste un divieto di sosta mai abrogato. Che cosa è accaduto per scatenare questo ravvedimento della Polizia Locale? Un mistero che tentiamo di risolvere con le poche notizie di cui disponiamo facendo una analisi dei fatti a arrivando a conclusioni che, probabilmente, non saranno troppo lontane dalla verità.
Scartiamo subito l’iniziativa autonoma della Polizia Locale che, da sempre, ha ignorato il presidio di questo quartiere. Un agente di questo corpo a Colli Aniene, generalmente, si può osservare solo quando deve consegnare una notifica, nei casi di pubbliche manifestazioni o per chiamata diretta. Per il resto, sfido chiunque a ricordare una presenza costante di sorveglianza del territorio.
La seconda ipotesi era quella che fosse stato il parroco Don Paolo a chiedere espressamente il divieto di parcheggio. Era la più logica e quella sulla quale non saremmo mai entrati, ritenendo che ci potessero essere giustificati motivi per questa decisione che a noi sfuggivano. Del resto la comunità di Santa Bernadette ha sempre dimostrato considerazione per tutte persone e una capacità di organizzazione che è obbligatorio rispettare nella sua autonomia. Eppure ci sembrava illogico che proprio la parrocchia potesse creare problemi soprattutto alla gente più anziana e a chi aveva una esigenza reale per lasciare il proprio mezzo a pochi metri da un luogo di culto per pregare e frequentarne i riti religiosi. Ebbene, abbiamo la certezza che nessuna richiesta è partita dalla parrocchia anzi, proprio Don Paolo, si è attivato per chiedere al Municipio il libero parcheggio su quell’area.
Scartate le prime due ipotesi, ne rimane solo una che, per la sua logica, è quella più probabile: la presenza dei mercatini che da circa un anno stanno occupando in alcune domeniche l’area antistante la chiesa. Manifestazioni, spesso promosse o sostenute da consiglieri municipali, che hanno scoperto come luogo idoneo al commercio l’area attigua alla parrocchia. Permettetemi di usare un briciolo di ironia ma Gesù non aveva cacciato i mercanti dal Tempio? Tornando al tema dell’articolo, questa appare l’ipotesi più veritiera perché ricordiamo le proteste della gente che non poteva utilizzare lo spazio occupato dalle bancarelle. Facile che il tutto sia partito da questi diverbi, nati per sostenere necessità e diritti diversi, e qualcuno si sia appellato agli enti preposti per ripristinare un “divieto” che, in realtà, esisteva solo nelle carte della burocrazia.
Possibile che a Colli Aniene non c’è un’area più adatta da occupare con un mercatino domenicale? Se volete possiamo dare alle istituzioni qualche utile indicazione, visto che noi il nostro territorio e le sue esigenze le conosciamo bene, e possiamo trovare soluzioni più idonee di chi sa mettere solo il timbro su una autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico senza considerarne tutti gli aspetti.

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Commenti

28 ottobre 2013Seconde me quello spazio è solo la naturale continuazione del marciapiede che viene da via Corsanego verso via Franceschini ed essendo tale il divieto di sosta è normale che ci sia……..quindi si dovrebbe chiedere alle autorità competenti preposte di rendere l’aerea parcheggiabile e di delineare per bene il parcheggio dal marciapiede. Franco