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novembre 2013 – Attraversare di notte il parco Baden
Powell è come scegliere di diventare protagonista di un libro
horror di Stephen King. Le tenebre avvolgono i sentieri e rendono
arduo il passo di chi vorrebbe fuggire dall’oscurità, rumori
sospetti riecheggiano intorno e i pensieri corrono incontrollati verso
arcaiche storie di streghe, defunti e mostri, come una perenne notte
di Halloween. Avverti il battito del cuore rimbombare nel silenzio
e il panico che ti afferra la gola mentre il latrato di un cane lontano
ti regala brividi sulla pelle. Così nascono leggende metropolitane
di ragazze inseguite da sconosciuti o si alimentano sospetti di attività
illecite dietro i cespugli e i luoghi più nascosti. Se sospettate
che questa volta lo scrittore abbia prevalso sul giornalista, forse
avete ragione, ma provate ad attravesare il parco di sera e potrete
verificare personalmente che le vostre sensazioni non si discosteranno
molto da quelle descritte.
Una illuminazione pressoché assente, le lampade, infatti, risultano
essere quasi inesistenti e talvolta danneggiate, costituiscono un
pericolo per i passanti. Un problema di sicurezza questo che si aggiunge
ad altri difficoltà strutturali all'interno del parco. Sentieri
polverosi, soprattutto d’estate, l'attrezzatura ginnica decadente
o quasi del tutto assente. Il parco sta perdendo progressivamente
le proprie potenzialità e funzionalità.
Eppure, proprio noi, circa un anno fa abbiamo attivato sul problema
l’assessorato ai Lavori Pubblici della precedente amministrazione
e abbiamo, perfino, condotto un sopralluogo insieme ai tecnici dell’ACEA
Illuminazione. Speravamo in un intervento veloce e invece ci ritroviamo
in una situazione ancora più degradata. L’unico investimento
sul parco è stato il ridicolo rifacimento del campo
di bocce, un’altra opera come la ciclabile di viale Bardanzellu
osteggiata dai residenti per la sua inutilità. Ennesimo spreco
di denaro che poteva essere investito in maniera certamente migliore
se fosse stata chiesta la partecipazione dei cittadini
alle scelte.
Così ci ritroviamo un parco nelle tenebre e un campo da bocce
inutilizzato dove cresce già l’erba tra pozzanghere e buche
profonde. Ancora un esempio di cattiva amministrazione.
Antonio
Barcella
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