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novembre 2013 – Evidentemente
non si fidavano poi tanto dell’accoglienza italiana gli 89 immigrati
eritrei, provenienti da Lampedusa e ospitati al Gerini di via Tiburtina,
se sono spariti uno ad uno senza lasciare tracce. In base all’ordinanza
del sindaco Marino erano stati accolti tutti insieme nella struttura
dei salesiani, “perché la tragedia li aveva uniti”.
Eppure l’accoglienza di Roma è nota in tutto il mondo e gli
ospiti eritrei erano stati prontamente dotati di un kit di accoglienza,
di una scheda telefonica internazionale, una cartina della città,
e 35 euro al giorno di diaria. Un pacchetto della durata di sei mesi
a cui hanno subito rinunciato per involarsi verso altri lidi.
“Confermo che se ne sono andati via tutti o quasi tutti”,
ha dichiarato un portavoce dell’assessorato competente. “Tra domenica
e lunedì, in varie tranche hanno abbandonato il centro in cui
li avevamo ospitati. Non sappiamo il motivo, anche perché avevamo
offerto loro la migliore accoglienza possibile. Può essere
che molti di loro volessero raggiungere il Nord Europa, magari dove
già hanno parenti, e muovendosi per lo più in gruppo
questo spiegherebbe la partenza in massa”. La posizione del Comune
di Roma è chiara “Non hanno dato preavviso, né del
resto erano tenuti a darlo. Nel centro erano ospiti, non prigionieri,
liberi di andarsene quando volevano.”
Antonio
Barcella
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