Gli Studios Ex De Paolis confiscati alla Banda della Magliana diventano "bene comune"

28 novembre 2013Un' area di 22mila metri quadri confiscata alla Banda della Magliana torna proprietà di Roma Capitale. Sono i celebri Studios cinematografici ex De Paolis della via Tiburtina, confiscati negli anni '90 alla Banda della Magliana e oggi restituiti alla città grazie al decreto di trasferimento a Roma Capitale per la valorizzazione e l' utilizzo per finalità di pubblico interesse. La notizia è stata ufficializzata nella Sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini, dall'assessore allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana, Paolo Masini, dal Direttore dell' Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati, prefetto Giuseppe Caruso, e dal Presidente del IV Municipio, Emiliano Sciascia.
Da bene confiscato a bene comune, - ha dichiarato il Presidente del IV Municipio Emiliano Sciascia attraverso Facebook - gli Studios di via Tiburtina tornano a Roma Capitale. Lo abbiamo detto in conferenza stampa questa mattina in Campidoglio, lo ribadiamo: il trasferimento del bene confiscato alla Banda della Magliana negli anni '90 è un passaggio cruciale per Roma. Qui, preservando la vocazione e l’attività degli Studios, nascerà l' "Hub della Creatività e della Multimedialità", e nei prossimi mesi, con il coinvolgimento degli altri assessori lanceremo un bando di idee per raccogliere le migliori proposte per l’utilizzo dei fabbricati destinati ai progetti di Roma Capitale. Grazie all’impegno del prefetto Caruso e al lavoro svolto dai nostri uffici, attraverso questo trasferimento siamo riusciti ad imprimere un’accelerazione importante allo SDO, un progetto di cui sentiamo parlare dal 1962 e su cui per troppi anni ci sono stati disattenzione e ritardi. La Défense italiana diventerà presto realtà.
Gli Studios cinematografici ex De Paolis, confiscati negli anni '90 ad Enrico Nicoletti, cassiere della banda della Magliana, ricoprono un' area di 22.240 mq e comprendono diversi fabbricati, attualmente utilizzati per registrazioni e riprese televisive e cinematografiche, oltre a due capannoni in disuso. Furono, con Cinecittà, la culla del cinema italiano: hanno girato qui Fellini, Pasolini, Scola, Monicelli, Loy e Bolognini. In progetto lo sviluppo e la rilocalizzazione di botteghe artigiane e di artisti che già gravitano vicino agli Studios, puntando su un processo di integrazione tra le diverse discipline e valorizzando lo storico complesso di Via Tiburtina. Gli Studios, gestiti finora dal Demanio dello Stato e dall' Agenzia dei beni confiscati hanno il valore di 30 milioni di euro. Sono attualmente e fino al 2015, affittati a operatori cinematografici privati, alla somma di 300.000 euro annui. La somma, da ora fino alla scadenza naturale del contratto, entrerà nelle casse comunali e sarà destinata a progetti di autopromozione e sviluppo delle periferie, in particolare del quadrante Tiburtina-Pietralata. Nei prossimi mesi il Campidoglio lancerà un bando di idee per raccogliere le migliori proposte per l’utilizzo dei fabbricati destinati ai progetti di Roma Capitale. Si pensa poi all'affidamento dei lavori di riqualificazione, senza alcun costo per l'Amministrazione, a finanziatori privati, da individuare tramite gara pubblica europea. Sono in progetto la realizzazione di un fabbricato per attività socio-culturali e creative, di un complesso per la prosecuzione delle attività degli Studios, a cui aggiungere laboratori tecnici e di artigianato e multisale di proiezione. Si prevede inoltre la realizzazione di parcheggi interrati, sia privati che pubblici, per un totale di 600 posti auto.

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