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novembre 2013 – A
volte rabbrividisco di fronte alle notizie che si vengono a conoscere
scavando nei documenti ufficiali di Municipio e Comune. All’interrogativo
posto nel titolo sulla presenza di amianto nelle scuole del Tiburtino
la risposta arriva direttamente dalla Risoluzione
n.5/2013 del Consiglio del Municipio V (ora IV - Tiburtino): “…
visto gli obblighi derivanti dalla normativa vigente D.Lgs. 626/94
, D.M. 6.11.1994 “Normative e metodologie tecniche per la valutazione
del rischio, il controllo la manutenzione e la bonifica di materiali
contenenti amianto presenti nelle strutture edilizie … e la Commissione
Scuola durante i numerosi sopralluoghi ha riscontrato la presenza
di amianto in diversi plessi (tettoie e serbatoi).”
Ad ogni passo positivo che si muove verso la sicurezza delle scuole
c’è sempre una sorpresa negativa dietro l’angolo. Non bastano
i tetti come gruviera, alberi che cadono nei giardini delle scuole,
impianti non a norma, pareti piene di buchi, termosifoni arrugginiti,
mense parzialmente agibili, macchie di umidità nei soffitti
delle aule e lezioni con i secchi in classe per proteggersi dalle
infiltrazioni d’acqua (a quando la dotazione obbligatoria di ombrelli
e impermeabili per assistere ad una lezione di terza elementare?)
ora abbiamo anche l’amianto nei serbatoi e nelle tettoie. Gli unici
serbatoi che mi vengono in mente che potrebbero essere presenti negli
edifici scolastici sono quelli d’acqua e se fosse così la questione
sarebbe molto preoccupante.
Come è nostra prassi abbiamo cercato di conoscere meglio l’entità
del problema contattando l’ASL competente che come un muro di gomma
ha risposto: “Mi dispiace ma non siamo autorizzati a divulgare
le informazioni raccolte, se non in forma di report totali che potete
scaricare dal nostro sito www.prevenzioneonline.net
(ad oggi sono presenti quelli relativi alle Province di Viterbo e
Rieti, ma a breve saranno disponibili anche gli altri). Per maggiori
e più particolari considerazioni potete rivolgervi alle singole
scuole, alle quali abbiamo sempre fatto pervenire il verbale conclusivo
del sopralluogo effettuato. Team Mappatura Amianto ASL Viterbo”.
Non siamo affatto d’accordo con questa posizione che oltretutto corrisponde
ad una prassi in uso nella pubblica amministrazione (vedi ricorso
al TAR che Cittadinanzattiva ha fatto nei confornti del MIUR).
Riteniamo che i dati sulla sicurezza degli edifici scolastici debbano
essere forniti con la massima trasparenza senza occultare
una situazione al limite dell’indecenza. I genitori hanno
diritto di sapere dove mandano i propri figli e i rischi che corrono.
Diciamo basta a questa prassi di cattiva amministrazione dove i problemi
seri vengono celati ai cittadini!
Solo ieri il professor Mario Rusconi, presidente dell'Associazione
nazionale Presidi del Lazio e di Roma, in un'intervista rilasciata
al quotidiano on line Roma Sociale.com, aveva dichiarato: “Tutte
le materie riguardanti la messa a norma non sono di competenza del
Miur o degli istituti stessi, ma fanno capo totalmente agli enti proprietari
cioè comuni per le scuole dell'infanzia, primarie e secondarie
di primo grado (medie); Le province per le scuole secondarie di secondo
grado (superiori). È competenza invece delle scuole,
in particolare del Dirigente Scolastico e del suo staff, la
segnalazione all'ente locale o alla magistratura
di quelle situazioni che sono fuori norma. Competenza poi
di ogni operatore scolastico (bidello, impiegato, docente) evitare
di determinare situazioni di rischio che possono pregiudicare l'incolumità
dei presenti (ad esempio i lucchetti alle uscite di sicurezza; porre
ben in vista i materiali infiammabili di facile accessibilità;
le suppellettili disposte nelle aule in modo improprio".