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Commenti 4 dicembre 2013 – Con questo decreto il futuro non è poi più così………..fumoso!!!!! Speriamo bene. Franco 3 dicembre 2013 – ...e ora ci si diverte! le Autorità avranno ben poco da nicchiare...si cambia registro... Giuseppe Introduzione del reato di combustione illecita di rifiuti La
norma ha l’obiettivo di introdurre sanzioni penali per contrastare chi
appicca i roghi tossici, oggi sanzionabili solo con contravvenzioni. Salvo
che il fatto costituisca più grave reato, chiunque appicca il fuoco
a rifiuti abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata in aree
non autorizzate è punito con la reclusione da due a cinque anni.
Nel caso in cui sia appiccato il fuoco a rifiuti pericolosi, si applica
la pena della reclusione da tre a sei anni. La necessità dell’incriminazione scaturisce dall’inadeguatezza dell’attuale sistema sanzionatorio che inquadra l’illecita combustione dei rifiuti quali violazioni prive - nella sostanza e nella prassi applicativa - di rilevanza penale. Le incriminazioni si aggiungono a quelle di cui agli articoli 255 e 256 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, (abbandono di rifiuti e attività di gestione di rifiuti non autorizzata) e mirano a colpire (anche attraverso la confisca obbligatoria del mezzo utilizzato per la commissione del reato) il preoccupante fenomeno dei roghi di rifiuti, al quale conseguono immediati danni all’ambiente ed alla salute umana, con la dispersione in atmosfera dei residui della combustione, incluso il rischio di ricadute al suolo di diossine. Informazioni sui terreni contaminati Viene
esteso l’obbligo informativo previsto dall’art. 129 delle disposizioni
di attuazione del codice di procedura penale a fattispecie di reato in
cui i fatti comportino delle conseguenze pregiudizievoli sull’ambiente,
sulla salute e sulla qualità dei prodotti agroalimentari al fine
di favorire un corretto raccordo tra l’Autorità giudiziaria e le
amministrazioni competenti ad adottare i provvedimenti eventualmente ritenuti
opportuni e necessari. In sostanza, se durante un’inchiesta si viene a
sapere di un interramento di veleni, di uno sversamento illegale, i magistrati
informeranno direttamente le istituzioni centrali e locali di quello che
accade in modo tale da provvedere immediatamente all’adozione delle iniziative
di competenza (per esempio l’inibizione della distribuzione oppure le
bonifiche). |