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dicembre 2013 –
“Da oltre 10 anni i cittadini sono costretti a vivere sotto i
fumi tossici e pericolosi, strangolati dall’inerzia delle istituzioni,
inascoltati, ignorati. Diossina…diossina…diossina,
la nostra bio esistenza. Un capitale devastata in preda ai barbari
e agli incapaci??? Quanta moneta produce il rame trafugato? Comune
di Roma, Sveglia!!! Si ringrazia il sindaco Marino per aver bloccato
il traffico a targhe alterne. Ci sarà meno inquinamento ma
i figli di Nerone esistono ancora. Souvenir da Tor Sapienza. A tutti
coloro che lo richiederanno sarà spedita una bottiglina di
aria locale.” Si conclude in questo modo un filmato
di denuncia pubblicato da alcuni cittadini di Roma Est per documentare
una situazione vergognosa sulla “nostra terra dei fuochi”. Un problema
che la stampa continua ad ignorare. Centinaia di roghi tossici vengono
accesi ogni anno tra Colli Aniene e Tor Sapienza o a ridosso di Ponte
di Nona e via di Salone sotto gli occhi indifferenti di chi è
preposto a tutelare i cittadini. Accadrà come a Taranto e in
Campania che dopo decenni di vessazioni qualcuno “scoprirà”
la devastazione del territorio di Roma Est? Ai posteri l’ardua sentenza
ma, per favore, rinunciamo all’ipocrisia e al perbenismo di chi per
tutelare una minoranza danneggia una maggioranza di persone. Difendiamo
certamente i diritti dei rom ma non a discapito della legge e della
tutela dei cittadini romani. Si possono perseguire entrambi gli obiettivi
senza danneggiare nessuno: basta avere la volontà di farlo.
Antonio
Barcella
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