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gennaio 2014 – Momenti di caos questa mattina presso
l’Istituto comprensivo Santi: un corto circuito ha lasciato al buio
il piano terreno della scuola materna e parte delle classi elementari.
Il danno è stato provocato dalla rottura di una tubazione di
un bagno del primo piano e le infiltrazioni d’acqua hanno reso inutilizzabile
l’impianto elettrico del piano sottostante. I genitori dei bambini
del pre-scuola (ore 8,10) sono stati invitati dal personale addetto
a riportare i bambini a casa. Pochi minuti dopo il contrordine ma,
alcune mamme e papà si erano già allontanati dalla scuola
con i loro figli per “parcheggiarli” (scusate il brutto termine ma
rende l’idea) presso parenti e amici e raggiungere i propri luoghi
di lavoro.
“Dove sta la notizia? Un impianto elettrico che salta o un bagno
che si rompe sono all’ordine del giorno in qualsiasi condominio.”
Sì, tutto questo è vero, ma è la concomitanza
di tanti fatti avvenuti negli ultimi mesi portano di nuovo alla ribalta
l’edilizia “scellerata” delle scuole di Colli Aniene. Riassumiamo
alcuni fatti di cui siamo venuti a conoscenza, avvenuti tra dicembre
e gennaio, nelle scuole del quartiere.
Rotture di tubazioni nelle aule e nelle mense in almeno tre istituti,
infiltrazioni d’acqua dal tetto in almeno due plessi scolastici (su
uno dei due era stata rifatta l’asfaltatura totale del tetto circa
4 anni fa). C'è stata poi la preoccupante caduta di alcuni
pezzi del controsoffitto nella scuola Italo Calvino.
Badate bene che il nostro non è un atto di accusa verso i dirigenti
scolastici che, ne siamo certi, fanno il massimo del loro dovere e,
spesso, anche di più. Noi puntiamo l’indice sulla progettazione
e la gestione di questa edilizia scolastica su cui, secondo noi, la
Magistratura dovrebbe aprire un’inchiesta.
Ben due scuole del quartiere sono state sottoposte al rifacimento
totale della copertura a causa di infiltrazioni d’acqua negli ultimi
anni. Solo 3 o 4 anni dopo i lavori, alcune infiltrazioni hanno costretto
il municipio ad intervenire di nuovo per sistemare gli allagamenti.
In uno dei due casi sono stati rieseguiti i lavori di sistemazione
del tetto. Qualsiasi privato otterrebbe la garanzia di 10 anni sulle
opere edili eseguite ma lo Stato trova sempre modo e “scuse” per non
infierire sugli appaltatori. Le più ricorrenti in questo Municipio
sono i ritardi nei pagamenti e la mancata manutenzione ordinaria degli
scoli. Vi sembrano giustificazioni valide? Secondo noi, qualsiasi
privato al loro posto porterebbe in tribunale chi ha eseguito un “pessimo
lavoro” e gli chiederebbe i danni.
Ora il dossier
sulle scuole di Colli Aniene, preparato dal Coordinamento Associazioni,
è stato inviato in via ufficiale al Presidente della
Regione Nicola Zingaretti, al Sindaco Ignazio Marino e al Presidente
del Municipio Emiliano Sciascia con la richiesta di un incontro
urgente sostenuto dalle firme di centinaia di famiglie di questo quartiere.
Vediamo se, ancora una volta, dette richieste verranno ignorate o
se si aprirà una fase maggiormente costruttiva con il coinvolgimento
dei cittadini nei problemi che li assillano. La partecipazione
dei cittadini ai processi decisionali è sancita da una legge
dello Stato Italiano.
Antonio
Barcella
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