Piano generale del traffico: cosa ci aspetta

31 gennaio 2014 L'assessorato capitolino alla Mobilità ha varato il nuovo Piano generale del traffico urbano, strumento di programmazione a medio periodo per la razionalizzazione dell’esistente e premessa strategica al PUM - Piano Urbano della Mobilità, il futuro sistema di infrastrutture a servizio della mobilità cittadina. Entro febbraio il PGTU dovrà essere adottato dalla Giunta capitolina per poi proseguire l'iter con il parere dei Municipi, le osservazioni dei cittadini e l'eventuale integrazione delle osservazioni accolte. Passaggio finale, l'approvazione dell'Assemblea capitolina.
L'ultimo piano elaborato dall'amministrazione, che risale al 1999, si limitava all'area urbana all'interno del GRA; da allora la popolazione che risiede fuori dal grande raccordo anulare è passata dal 18 al 26%, con un pendolarismo dalla provincia verso la città che, dal 2004 al 2012, è aumentato del 60%.
Il documento in fase di approvazione, partendo da queste ultime osservazioni, suddivide il territorio in 6 zone che vanno da quella compresa nelle Mura Aureliane (zona 1), fino a Ostia (zona 6), passando per le aree delimitate rispettivamente dall'anello ferroviario (zona 2), dalla circonvallazione esterna (zona 3), dal GRA (zona 4) e per l'area extra GRA (zona 5).
Obiettivi principali del nuovo piano: un aumento del 6% dell'uso del TPL; aumento del 20% sia della velocità sulle strade di grande viabilità che degli utenti serviti; incremento del 40% delle corsie preferenziali e, in tema di sicurezza stradale, dimezzamento delle vittime di incidenti entro il 2020. Per la ciclabilità, è previsto il raggiungimento del 2% dell'uso sistematico della bici anche attraverso il rilancio del Bike sharing con 80 ciclostazioni e 1000 biciclette in più. Quanto al Car sharing, l'obiettivo è triplicare l'offerta introducendo, accanto al servizio già in vigore, fino a 2500 veicoli per il servizio a flusso libero.
Altri elementi portanti del PGTU sono: isole ambientali per l’intero centro storico e una in ogni municipio; gestione centralizzata e coordinata dei semafori. Interventi di riorganizzazione del sistema di distribuzione delle merci sono stati individuati nel controllo degli accessi nei varchi elettronici, nell’estensione nella zona 2 della tariffazione degli stalli merci, in un sistema di prenotazione degli stalli disponibili e nella realizzazione di transit point per accorpare le merci e ottimizzare la distribuzione. Applicazione massiccia delle nuove tecnologie digitali a servizio della mobilità, in particolare sui sistemi di informazione all’utenza, monitoraggio del traffico e controllo dei punti critici della rete stradale.
Ad una prima valutazione si può giudicare il piano ambizioso e, in certi punti, condivisibile. L’incremento della ciclabilità al 2%, è di difficile attuazione soprattutto se le piste ciclabili vengono progettate come quelle che ritroviamo nella periferia di Roma Est lungo viale Togliatti. Il dimezzamento delle vittime di incidenti stradali appare molto arduo e non è chiaro come si intende raggiungere questo risultato. In riferimento al Trasporto Pubblico si parla soprattutto di potenziamento del trasporto di superficie e abbellimento delle stazioni, poco o nulla emerge sullo sviluppo di nuove linee metropolitane.

Antonio Barcella
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