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gennaio 2014 – L'assessorato capitolino alla Mobilità
ha varato il nuovo Piano
generale del traffico urbano, strumento di programmazione a medio
periodo per la razionalizzazione dell’esistente e premessa strategica
al PUM - Piano Urbano della Mobilità, il futuro sistema di
infrastrutture a servizio della mobilità cittadina. Entro febbraio
il PGTU dovrà essere adottato dalla Giunta capitolina per poi
proseguire l'iter con il parere dei Municipi, le osservazioni dei
cittadini e l'eventuale integrazione delle osservazioni accolte. Passaggio
finale, l'approvazione dell'Assemblea capitolina.
L'ultimo piano elaborato dall'amministrazione, che risale al 1999,
si limitava all'area urbana all'interno del GRA; da allora la popolazione
che risiede fuori dal grande raccordo anulare è passata dal
18 al 26%, con un pendolarismo dalla provincia verso la città
che, dal 2004 al 2012, è aumentato del 60%.
Il documento in fase di approvazione, partendo da queste ultime osservazioni,
suddivide il territorio in 6 zone che vanno da quella compresa nelle
Mura Aureliane (zona 1), fino a Ostia (zona 6), passando per le aree
delimitate rispettivamente dall'anello ferroviario (zona 2), dalla
circonvallazione esterna (zona 3), dal GRA (zona 4) e per l'area extra
GRA (zona 5).
Obiettivi principali del nuovo piano: un aumento del 6% dell'uso del
TPL; aumento del 20% sia della velocità sulle strade di grande
viabilità che degli utenti serviti; incremento del 40% delle
corsie preferenziali e, in tema di sicurezza stradale, dimezzamento
delle vittime di incidenti entro il 2020. Per la ciclabilità,
è previsto il raggiungimento del 2% dell'uso sistematico della
bici anche attraverso il rilancio del Bike sharing con 80 ciclostazioni
e 1000 biciclette in più. Quanto al Car sharing, l'obiettivo
è triplicare l'offerta introducendo, accanto al servizio già
in vigore, fino a 2500 veicoli per il servizio a flusso libero.
Altri elementi portanti del PGTU sono: isole ambientali per l’intero
centro storico e una in ogni municipio; gestione centralizzata e coordinata
dei semafori. Interventi di riorganizzazione del sistema di distribuzione
delle merci sono stati individuati nel controllo degli accessi nei
varchi elettronici, nell’estensione nella zona 2 della tariffazione
degli stalli merci, in un sistema di prenotazione degli stalli disponibili
e nella realizzazione di transit point per accorpare le merci e ottimizzare
la distribuzione. Applicazione massiccia delle nuove tecnologie digitali
a servizio della mobilità, in particolare sui sistemi di informazione
all’utenza, monitoraggio del traffico e controllo dei punti critici
della rete stradale.
Ad una prima valutazione si può giudicare il piano ambizioso
e, in certi punti, condivisibile. L’incremento della ciclabilità
al 2%, è di difficile attuazione soprattutto se le piste ciclabili
vengono progettate come quelle che ritroviamo nella periferia di Roma
Est lungo viale Togliatti. Il dimezzamento delle vittime di incidenti
stradali appare molto arduo e non è chiaro come si intende
raggiungere questo risultato. In riferimento al Trasporto Pubblico
si parla soprattutto di potenziamento del trasporto di superficie
e abbellimento delle stazioni, poco o nulla emerge sullo sviluppo
di nuove linee metropolitane.
Antonio
Barcella
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