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febbraio 2014 – Don Donato Le Pera, il precedente
parroco della Chiesa Santa Bernadette di Colli Aniene, è stato
suo malgrado protagonista di un episodio di cronaca finito sui giornali.
Per qualche minuto ha smesso gli abiti sacerdotali e ha indossato
quelli di investigatore privato e, a giudicare dai fatti, non ha nulla
da invidiare ai professionisti del settore. Semplice fare il parallelo
con la nota serie televisiva di Don Matteo. Erano giorni che sparivano
le monete dalla cassetta delle elemosine dal santuario della Madonna
del Riposo e per Don Donato era doveroso fare qualcosa per scoprire
l’artefice. Ha fatto installare una telecamera in chiesa che riportava
le immagini su un monitor in sacrestia. È bastato attendere
qualche giorno e il malvivente è stato colto con le mani nel
sacco.
“Sono corso fuori - racconta il parroco -. Ho cercato di bloccarlo.
Lui mi ha strattonato e ha cominciato a correre. Allora l'ho seguito”.
Nel frattempo don Donato ha chiamato i carabinieri con il cellulare.
L'inseguimento è durato qualche minuto, poi sono arrivati gli
agenti che lo hanno arrestato. Don Donato lo racconta come se fosse
una cosa di poco conto, e dice rassegnato: “Ci sono abituato.
Prima di trasferirmi alla parrocchia Pio V, circa un anno fa, ero
parroco sulla Tiburtina. Lì ne ho viste di tutti i colori”.
Non è nemmeno la prima volta che finisce sui giornali. Una
volta aiutò le forze dell'ordine a identificare un uomo che
aveva picchiato una persona proprio lì, dentro la sua chiesa
di Santa Bernadette a Colli Aniene.
Antonio
Barcella
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