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febbraio 2014 – Roma Capitale riceverà, attraverso
la Regione Lazio, il dieci per cento dei circa 32 miliardi di finanziamenti
che l’Unione Europea Ha destinato all’Italia. Non ci saranno più
scusanti per chi continua a trincerarsi dietro il “motivetto delle
casse vuote” per non fare nulla. Per una volta riceveremo dall’Europa
un finanziamento consistente a fronte di quei miliardi di euro che
ogni anno versiamo nelle casse della Comunità di cui solo una
parte tornano in Italia. È amaro costatare che questa nazione
è fra i “Primi della Classe” quando si tratta
di elargire stipendi considerevoli ai nostri parlamentari (fra i più
alti al mondo) o quando dobbiamo finanziare missioni all’estero dei
nostri soldati o contribuire al finanziamento di altri stati ma quando
l’argomento di discussione riguarda gli edifici scolastici, le strade,
i servizi, il lavoro diventiamo la “Prima delle Repubbliche
delle Banane”. Speriamo che, almeno questa volta, gli investimenti
vadano ad alimentare progetti dove si riscontra un maggiore bisogno
(soprattutto scuole) evitando regali a chi nel passato ha ottenuto
cospicui denari per costruire centri congressi nel deserto, edifici
penitenziari mai utilizzati o mega centri sportivi mai inaugurati.
Il Campidoglio, dal suo canto, comunica che sta mettendo a punto una
strategia per non disperdere risorse di questa portata. Obiettivo,
accelerare il coordinamento per “fare squadra”, selezionare rapidamente
i progetti e snellire le procedure. Istruzione, ricerca e innovazione
sono i settori principali nel cui ambito verranno presentati progetti
a finanziamento; semplificando gli strumenti, definendo procedure
più semplici e ponendo più attenzione ai risultati.
E’ stata istituita, informa l’assessore Cattoi, “una sorta di
cabina di regia per avviare il coordinamento finora mancato”.
Una strategia indispensabile dato che – è sempre Alessandra
Cattoi a parlare – “l'Europa non è un bancomat ma un'istituzione
con cui programmare una serie di interventi fondamentali”. Tra
i primi passi, un ordine del giorno per far approvare dalla Giunta,
in tempi brevi, la delibera che istituirà il “registro cittadino
delle società che sul territorio comunale intendono progettare
per i bandi europei”.
Antonio
Barcella
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