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febbraio 2014 – Dopo anni di lotte degli abitanti
di Colli Aniene contro i miasmi del Depuratore Roma Est, che portarono
anche a una manifestazione di protesta promossa dal mondo dell’associazionismo,
questa mattina il personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale
di Roma del Corpo Forestale dello Stato ha provveduto, a dare esecuzione
al decreto di sequestro preventivo del depuratore di Roma Est gestito
da Acea Ato2, disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del
Tribunale di Roma. Il depuratore di via degli Alberini, sito tra il
Fiume Aniene e Viale Palmiro Togliatti tratta le acque reflue di quasi
un milione di abitanti di questa città, che dopo la depurazione
vengono riversate nel Fiume Aniene. Ricordiamo che nel 2010 detto
impianto fu modificato per triplicare la quantità di reflui
trattati e per un lungo periodo dello scorso anno “ha ospitato” i
rifiuti liquidi provenienti da altri depuratori dei Castelli Romani,
posti a loro volta sotto sequestro per varie irregolarità,
e portati nell’impianto attraverso centinaia autospurgo che giornalmente
percorrevano le vie di Colli Aniene. Il
provvedimento giudiziario nasce da attività di controllo congiunto
del Nucleo Investigativo di Roma e dell'Unità Repertazione
e Indagini Scientifiche del Corpo, che hanno consentito di accertare
irregolarità nella gestione dell'impianto, portando alla contestazione
di violazioni sulla normativa degli scarichi e in materia di gestione
dei rifiuti. Da detto controllo scaturivano sia illeciti amministrativi
sia ipotesi di reato, queste ultime condivise dal Pubblico Ministero
che ha diretto le indagini e che hanno portato alla richiesta di sequestro.
In seguito a questo provvedimento la gestione dell'impianto è
stata affidata, con la funzione di custodia giudiziaria, a due tecnici
esterni all'Acea Ato2, incaricati di vigilare sul corretto funzionamento.
Antonio
Barcella
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