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febbraio 2014 – Prima iniziativa concreta di Roma
Capitale per affrontare un problema che va avanti ormai da decine
di anni e che vede contrapposti i cittadini del Tiburtino e la fabbrica
BASF con le sue presunte emissioni nocive. “Presunte” è purtroppo
il doveroso aggettivo che dobbiamo usare perché, nonostante
le ripetute proteste delle Associazioni e dei Comitati del territorio,
nessuna carta ufficiale degli organi di vigilanza è stata mai
resa pubblica. Un muro omertoso che, ora, l’Assessorato all’Ambiente
di Roma Capitale sta tentando di abbattere attraverso una lettera
indirizzata agli Enti di vigilanza (Istituto Superiore di Sanità,
ARPA, ASL Roma B, Provincia di Roma) in cui chiede merito di tutte
le azioni di controllo messe in atto da ognuno di loro per accertare
“i fenomeni di impatto sulla componente atmosferica”. Gli scriventi
riconoscono che il tema delle emissioni inquinanti della zona possano
interferire negativamente con lo stato di salute e benessere dei cittadini
e che, pertanto, vada opportunamente e tempestivamente fronteggiato
in tutte le sfaccettature. Si passa poi all’invito alla Provincia
di Roma e all’Istituto Superiore di Sanità a fornire quanto
prima un riscontro circa la fondatezza delle osservazioni avanzate
dai Comitati che portano gli stessi a chiedere addirittura l’immediata
sospensione del Piano di monitoraggio (ndr=perché ritenuto
inattendibile). Ricordiamo che i Comitati hanno chiesto alla Provincia
di Roma di sollecitare una revisione dell’AIA e dei suoi aggiornamenti
che porti alla “emissione di un’ordinanza sindacale di sospensione
dell’attività di combustione dei rifiuti tossici e pericolosi
a via di Salone”.
Apprezziamo l’intervento “tardivo” di Roma Capitale e ci chiediamo
se, dopo quello che è accaduto a Taranto, possano ancora esistere
possibili insabbiamenti burocratici del reale grado di inquinamento
del territorio. Dopo il sequestro del Depuratore Roma Est, se arrivasse
qualche provvedimento per la BASF sarebbe un vero segnale di cambiamento
e di una maggiore attenzione e di rispetto del cittadino.
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domande al Presidente della Commissione Ambiente del IV Municipio
Nicolò Corrado
Quali sono le possibilità concrete di uno spostamento
della BASF dalla sede attuale?
Stiamo lavorando per quello. Il nostro obiettivo è la
delocalizzazione della fabbrica. Abbiamo istituito un tavolo
di lavoro che ha coinvolto proprietà, lavoratori, comitati
ed enti istituzionali.
Come Presidente della Commissione Ambiente di questo
Municipio cosa sceglierebbe tra la salute dei cittadini e la
salvaguardia dei posti di lavoro?
Non dobbiamo cadere nel tranello ILVA. È chiaro che non
si possono mettere sul piatto della bilancia cose così
diverse. Noi dobbiamo lavorare per garantire tutto e i diritti
di tutti e questo tavolo è nato proprio per trovare una
soluzione che garantisca tutte le componenti.
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Antonio
Barcella
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