BASF – Il Comune di Roma scrive agli Enti di Vigilanza per chiarire la situazione

18 febbraio 2014 Prima iniziativa concreta di Roma Capitale per affrontare un problema che va avanti ormai da decine di anni e che vede contrapposti i cittadini del Tiburtino e la fabbrica BASF con le sue presunte emissioni nocive. “Presunte” è purtroppo il doveroso aggettivo che dobbiamo usare perché, nonostante le ripetute proteste delle Associazioni e dei Comitati del territorio, nessuna carta ufficiale degli organi di vigilanza è stata mai resa pubblica. Un muro omertoso che, ora, l’Assessorato all’Ambiente di Roma Capitale sta tentando di abbattere attraverso una lettera indirizzata agli Enti di vigilanza (Istituto Superiore di Sanità, ARPA, ASL Roma B, Provincia di Roma) in cui chiede merito di tutte le azioni di controllo messe in atto da ognuno di loro per accertare “i fenomeni di impatto sulla componente atmosferica”. Gli scriventi riconoscono che il tema delle emissioni inquinanti della zona possano interferire negativamente con lo stato di salute e benessere dei cittadini e che, pertanto, vada opportunamente e tempestivamente fronteggiato in tutte le sfaccettature. Si passa poi all’invito alla Provincia di Roma e all’Istituto Superiore di Sanità a fornire quanto prima un riscontro circa la fondatezza delle osservazioni avanzate dai Comitati che portano gli stessi a chiedere addirittura l’immediata sospensione del Piano di monitoraggio (ndr=perché ritenuto inattendibile). Ricordiamo che i Comitati hanno chiesto alla Provincia di Roma di sollecitare una revisione dell’AIA e dei suoi aggiornamenti che porti alla “emissione di un’ordinanza sindacale di sospensione dell’attività di combustione dei rifiuti tossici e pericolosi a via di Salone”.
Apprezziamo l’intervento “tardivo” di Roma Capitale e ci chiediamo se, dopo quello che è accaduto a Taranto, possano ancora esistere possibili insabbiamenti burocratici del reale grado di inquinamento del territorio. Dopo il sequestro del Depuratore Roma Est, se arrivasse qualche provvedimento per la BASF sarebbe un vero segnale di cambiamento e di una maggiore attenzione e di rispetto del cittadino.

2 domande al Presidente della Commissione Ambiente del IV Municipio Nicolò Corrado

Quali sono le possibilità concrete di uno spostamento della BASF dalla sede attuale?
Stiamo lavorando per quello. Il nostro obiettivo è la delocalizzazione della fabbrica. Abbiamo istituito un tavolo di lavoro che ha coinvolto proprietà, lavoratori, comitati ed enti istituzionali.
Come Presidente della Commissione Ambiente di questo Municipio cosa sceglierebbe tra la salute dei cittadini e la salvaguardia dei posti di lavoro?
Non dobbiamo cadere nel tranello ILVA. È chiaro che non si possono mettere sul piatto della bilancia cose così diverse. Noi dobbiamo lavorare per garantire tutto e i diritti di tutti e questo tavolo è nato proprio per trovare una soluzione che garantisca tutte le componenti.

 

Antonio Barcella
www.collianiene.org
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