4
marzo 2014 – Oggi vogliamo dare risalto ad un messaggio
giunto da una lettrice di Collianiene.org che evidenzia la situazione
di degrado del parco Francesco Babusci, inaugurato circa un anno fa,
che sta diventando una costante dei parchi bimbi di questo quartiere.
Ricordiamo che questa area ludica è posta sul retro dell’Istituto
comprensivo Ferdinando Santi ed è molto frequentato dai bambini
nelle ore post scolastiche. “Salve sono Laura, abito a Colli Aniene
da tre anni. Purtroppo da quando sono qui ho visto letteralmente distruggere
giorno dopo giorno l’area giochi dedicata ai più piccoli di
fronte al mio palazzo. Il parco in questione è Francesco Babusci
e si trova a via G.Cassiani, inaugurato poco tempo fa dall’ex sindaco
Alemanno. Mi chiedo come sia possibile tutto questo, non ci sono più
né altalene ne corde per far arrampicare i piccoli tantomeno
cavallini di legno per far dondolare i bambini tutto questo grazie
a delinquenti senza scrupoli che rompono e rubano cose che riguardano
la comunità. Insomma c’è un degrado incredibile, inoltre
i bimbi che escono da scuola si ritrovano in questo parco ma non possono
fare nulla poiché il parco è invaso da feci di cane
e immondizia (cartacce, bottiglie vuote e altro) e tra l’altro manca
appunto di giochi dedicati a loro. Non so a chi rivolgermi e soprattutto
in che modalità. Spero possiate darmi info utili.”
In
poche Laura ha dato un’immagine di questa area perfettamente corrispondente
alla realtà, abbiamo verificato personalmente, ed ha toccato
vari argomenti che meritano di essere ampliati. Il primo fra tutti
il vandalismo perpetrato da alcuni individui verso il bene comune.
Queste persone credono che, se una cosa è pubblica, possono
usarla e distruggerla come vogliono. Se a questo si aggiunge una certa
indifferenza delle persone che osservano questi atti di vandalismo
senza intervenire, il danno è completo. Il risultato della
miscela “devastazione e insensibilità” sarà quello di
avere per anni un parco parzialmente utilizzabile perché, parliamoci
chiaro, i soldi per questi investimenti sono pochi e sono ancora meno
quelli necessari alla manutenzione dei beni distrutti. Sembra una
banalità, ma è necessario tutelare il bene comune contro
i farabutti della distruzione se si vuole godere nel tempo delle attrezzature
pubbliche.
Il secondo argomento che vogliamo trattare è il modo in cui
vengono progettate queste aree che si degradano naturalmente in alcuni
punti a causa di scelte sbagliate. Il riferimento esplicito è
alla superficie del campo di basket, costituita da una specie di moquette
verde che, a causa del deterioramento naturale per un’area posta all’aperto,
rappresenta ormai solo un ostacolo per chi vuole utilizzare questo
terreno di gioco. Una superficie più appropriata per un campo
sportivo sarebbe stata, a nostro parere, più opportuna e maggiormente
sicura per le caviglie dei ragazzi che vogliono imitare i giganti
del basket.
La mancata manutenzione delle aree verdi del parco, dove crescono
rigogliosi sterpi ed erbacce, è un elemento comune nella storia
di Colli Aniene e anche questo parco ne rappresenta un esempio.
Dove invece ci sorprendiamo maggiormente è la presenza di cartacce,
bottiglie vuote e altro che sono un indice di maleducazione e di poca
attenzione per il rispetto dell’ambiente e delle persone. Ma il culmine
si raggiunge con la presenza di feci di cane in un’area giochi per
bambini. Qui non si tratta di far rispettare una legge che impone
ai possessori di animali di non entrare in aree di questo tipo e di
mantenersi ad una distanza di almeno duecento metri ma quella di capire
se queste persone che portano i propri cani a defecare in un’area
di questo tipo abbiano o meno un cervello ad un livello culturale
ed a un livello evolutivo superiore agli animali che li accompagnano.
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org