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marzo 2014 – Dopo aver esaminato il progetto dell’Artigianmercato
di Tiburtino III proseguiamo il nostro itinerario sul recupero dei
Beni Comuni, per un utilizzo condiviso delle risorse del territorio,
occupandoci del possibile riuso delle caserme militari dismesse. Intanto
diamo una definizione di “Bene Comune”: uno specifico
patrimonio che è condiviso da tutti i membri di una specifica
comunità. Sono quei beni che, a prescindere dall’appartenenza
pubblica o privata, si caratterizzano per un vincolo di destinazione,
essendo funzionali alla realizzazione dei diritti fondamentali di
tutti. Questo vincolo è, o per meglio dire "deve
essere" più forte del diritto vorace della proprietà
privata.
Per noi rientrano in questa casistica le caserme dismesse presenti
sul nostro territorio in particolare la Ruffo di via Tiburtina e la
Gandin conosciuta anche come Forte di Pietralata.
Ci sono già diverse proposte per convertire questi ex edifici
militari, a partire da quelle del Comitato Tiburtina per l’uso pubblico
delle caserme che ha presentato un progetto molto articolato che,
salvando le aree verdi e gli alberi secolari, possa portare alla creazione
di laboratori di artigianato, aree per l’infanzia, un museo, un auditorium,
un mercato solidale, uno studentato, una casa famiglia protetta per
le detenute madri di minori. Il progetto non è solo architettonico,
ma sociale, consentendo l’eliminazione di situazioni di precarietà
e sfruttamento del lavoro.
La nostra analisi non si discosta molto da quella appena esposta ma
parte dall’esame delle esigenze del territorio. Quale struttura manca
ai residenti del Tiburtino? Cosa chiedono i cittadini?
Una risposta non facile da dare per un agglomerato cresciuto senza
un piano articolato di edilizia organica e alla completa dipendenza
di palazzinari il cui unico scopo era il profitto. Occorre uscire
dalla logica dei quartieri dormitorio ed iniziare a fornire alla popolazione
le risposte che chiedono. Possono essere individuate centinaia di
proposte, la cui validità non è discutibile, ma quello
che secondo noi manca di più è un centro culturale che
diventi un fulcro di aggregazione per chi vive in questo territorio.
La superficie a disposizione a disposizione sembra sufficiente per
progettare un teatro, un auditorium, un cinematografo, sale convegni
disponibili per chi vuole fare cultura e non deve pregare nessuno
per poterlo fare, centri espositivi, sale disponibili per le associazioni,
iniziative per i giovani gestite da loro stessi, un mercatino etnico.
Troppe cose? Siamo convinti che una caserma come la Ruffo sia in grado
di ospitare tutto questo basta avere la volontà di farlo.
Caserma
Ruffo o Forte Tiburtino – Descrizione del progetto
del Comune - L’ambito è situato lungo via Tiburtina in
corrispondenza di via del Forte Tiburtino. L’area comprende
il Forte realizzato fra il 1880 e il 1884, ad una distanza di
circa 5 Km dalle mura Aureliane per proteggere la direttrice
Adriatica considerata line di difesa secondaria. L’accessibilità
è assicurata dalla stessa Via Tiburtina, dalla tangenziale
Serenissima – Monti Tiburtini e dalle Fermate Metro B di Pietralata
e Santa Maria del Soccorso. Sotto il profilo paesaggistico il
forte è collocato in margine al crinale verso la valle
dell’Aniene. L’ambito è strutturato longitudinalmente
con unico accesso dalla Tiburtina con diversi edifici nell’area
libera circostante il Forte.
Obiettivi
a) Restauro conservativo del Forte con inserimento di nuove
funzioni compatibili con i caratteri tipo-morfologici;
b) Completare il tessuto residenziale esistente in modo coerente
sotto il profilo tipo-mofologico;
c) Migliorare la dotazione di verde e servizi pubblici di livello
locale.
Dati
generali
Superficie dell’ambito: ha 14,53
Volumetria esistente indicativa: mc 59.520
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Forte
di Pietralata o Caserma Gandin - Il Forte Pietralata
è uno dei 15 forti di Roma, edificati nel periodo compreso
fra gli anni 1877 e 1891. Si trova nel quartiere Q. XXI Pietralata,
nel territorio del Municipio Roma IV. Fu costruito a partire
dal 1881 e terminato nel 1885, su una superficie di 25,4 ha,
in via di Pietralata, su un leggero altopiano nei pressi del
fiume Aniene ed è il più grande dei 15 forti di
Roma. Per la sua difesa era previsto un fossato ed un ponte
levatoio per permettere l'accesso. Attualmente ospita la caserma
"Antonio Gandin" dei Granatieri di Sardegna. |
Antonio
Barcella
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