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aprile 2014 – «I diritti dei rom e dei sinti
non sono in contraddizione con i diritti di altri cittadini italiani,
come vogliono far credere coloro che soffiano sul fuoco della divisione
puntando a trarne benefici elettorali». Con queste parole,
la Presidente della Camera Laura Boldrini ha inaugurato quest’oggi
il Convegno dell’Associazione 21 luglio “Italiaromanì. L’inclusione
dei rom e dei sinti in Italia. Quale strategia?", in programma
dal 3 al 5 aprile a Roma.
La Presidente della Camera, che è stata costretta a rinunciare
a presenziare al Convegno, come previsto inizialmente, a causa di
un infortunio che ne ha limitato la mobilità, in un messaggio
rivolto ai partecipanti ha ribadito che «i diritti sono
indivisibili, e chi calpesta i diritti di rom e sinti - una minoranza
che ha contribuito enormemente al patrimonio culturale europeo - ha
in mente una società in cui i diritti di tutti, inclusi i suoi,
siano meno tutelati».
Per Laura Boldrini i rom e sinti, in Italia, incontrano ancora oggi
molteplici difficoltà nell’accesso ad alcuni diritti umani
fondamentali.
«Il diritto ad una vita dignitosa, reso difficile da politiche
basate sul presupposto – molto spesso errato – che i rom siano tuttora
un popolo nomade e che dunque debbano vivere in strutture transitorie,
precarie, inadeguate. Il diritto all’istruzione e al lavoro, ostacolati
dalla lontananza dei campi dalle scuole e dai luoghi di impiego, dalla
repentina chiusura degli insediamenti come dagli sgomberi forzati.
Il diritto ad una vita libera dalle discriminazioni, leso dai discorsi
d’odio che trovano nei rom uno dei bersagli prediletti, on- e off-line
– di cui sono un esempio recente le frasi pubblicate sulla pagina
Facebook promossa da alcuni abitanti di un quartiere centrale di Roma,
nonché i cartelli che vietano l’ingresso ai rom negli esercizi
pubblici o in determinate zone delle città, che vengono affissi
al Nord come nel Sud d’Italia», ha affermato la Presidente
della Camera .
Laura Boldrini ha quindi annunciato che l’8 aprile, in occasione della
Giornata internazionale dei rom e dei sinti, incontrerà a Vilnius
i Presidenti degli altri ventisette Paesi membri dell’Ue. «Insieme
– ha concluso - firmeremo una dichiarazione congiunta per ribadire
il nostro impegno in favore dell’inclusione e dell’integrazione dei
rom e dei sinti. Un impegno che sento mio, da sempre».
Nel corso del Convegno Italiaromanì, che si svolge da oggi
fino al 5 aprile presso l’Aula Magna del Dipartimento di Architettura
dell’Università Roma Tre – largo G.B. Marzi 10, Roma – in particolare,
sarà analizzato lo stato di attuazione in Italia della Strategia
Nazionale d’Inclusione dei Rom, Sinti e Camminanti.
«Il 2020, anno entro il quale si muoveranno le azioni delle
Strategie Nazionali, rappresenta per tutti noi una sfida epocale -
ha affermato il Presidente dell’Associazione 21 luglio Carlo Stasolla
in apertura dei lavori – Vogliamo sognare. Entro quella data tutti
gli insediamenti formali saranno superati, gli sgomberi forzati saranno
un ricordo del passato, i rom e i sinti saranno riconosciuti come
una delle minoranze presenti nel nostro Paese, ai rom apolidi verrà
finalmente riconosciuto uno status giuridico».
«Per realizzare tutto ciò – ha detto ancora Stasolla
- occorre l’impegno di tutti: degli amministratori locali e nazionali,
che devono ripensare le città a partite dal margine, delle
associazioni, che devono superare il vuoto e remunerato assistenzialismo,
delle comunità rom, che devono prendere in mano i loro destini
con coraggio».
Nel corso dei lavori del Convegno Italiaromanì si alterneranno
vari rappresentanti delle istituzioni locali, nazionali e internazionali:
la deputata ed ex Ministra dell’Integrazione Cécile Kyenge,
il direttore dell’Ufficio Nazionale Anti Discriminazione razziale
(UNAR) Marco De Giorgi, il presidente della Commissione Diritti Umani
del Senato Luigi Manconi, i senatori Francesco Palermo e Gianpiero
Dalla Zuanna, l’assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio
Rita Visini, l’assessore alla Trasformazione Urbana di Roma Capitale
Giovanni Caudo, il sindaco di Messina Renato Accorinti, il vice sindaco
di Torino Elide Tisi, il presidente del Comitato Europeo dei Diritti
Sociali Luis Quimena Quesada.
Interverranno come relatori numerosi rappresentanti delle organizzazioni
nazionali e internazionali che si occupano della tutela dei diritti
di rom e sinti - tra cui John Dalhuisen, direttore del Segretariato
Internazionale di Amnesty International per i programmi in Europa
e Asia Centrale - nonché docenti universitari, ricercatori,
attivisti rom e sinti ed esperti della materia, tra cui l’attore Moni
Ovadia.
Il convegno terminerà con un’azione
urbana dimostrativa a sorpresa, sabato 5 aprile alle ore 16.30
in piazza del Colosseo (lato metro), organizzata da un gruppo di giovani
attivisti rom e sinti per i diritti umani, provenienti da varie città
italiane.
Nota
alla stampa dell'Associazione 21 luglio