Parco Tozzetti – Che fine ha fatto il progetto per un’area verde gestita?

4 aprile 2014 – Come ennesima riprova che questo sito è la voce degli abitanti di questo territorio, nell’articolo di oggi prendiamo spunto dal messaggio della nostra lettrice Simona per parlare del degrado del parco Tozzetti impropriamente conosciuto come “piazza Galati”: “Buongiorno, volevo sapere se avete notizie circa il parco di Via Galati : io abito proprio li davanti e avendo due bambini piccoli avrei necessità di portarli a giocare in un parco vicino … una volta avevamo altalene e giochini , ma ora è tutto in disfacimento e sono state rimosse le altalene… che voi sappiate faranno mai qualcosa per dare un senso alla piazza, che tra l’altro è molto grande e spaziosa? O è possibile fare un reclamo al comune? Grazie in anticipo. Simona”.
Questa area verde è posta tra viale Santi e viale Sacco e Vanzetti, ossia in una posizione strategica del quartiere, motivo per il quale poteva diventare un punto importante di aggregazione del quartiere. L’area del Parco di Via Galati è stata realizzata nel 1997, il tema era quello di recuperare un’area verde abbandonata per realizzare un parco pubblico a completamento della costruzione di due parcheggi interrati. Ancora una volta, però, è stata persa una importante occasione per valorizzare lo spazio pubblico lasciandolo abbandonato nella classica situazione di degrado che rappresenta uno stimolo al vandalismo e un incentivo per i patiti dello schiamazzo notturno. Quando una zona diventa “terra di nessuno” c’è sempre dietro l’angolo il pericolo della nascita di attività ai confini dell’illecito. Basta osservare il desolante paesaggio presentato dall’area verde al primo impatto per rendersi conto dell’incuria che sta trasformando un buon progetto in una landa ingovernata: scheletri di panchine,rifiuti sparsi ovunque, l’area ludica divorata dai parassiti del legno e dai parassiti umani, alberi pericolanti, cestini divelti, imbrattamento dei muri, sfaldamento dei muretti, illuminazione carente a causa della ruggine che ricopre i pannelli riflettori posti al centro della piazza. Troppo facile fare il parallelo con la Fontana della Vergogna di piazzale Loriedo. Anche qui ci sono grosse responsabilità della pubblica amministrazione e progetti dimenticati rimasti solo sulla carta. Il riferimento esplicito è al documento Determinazione dirigenziale n. 1720 del 20/9/2011 con il quale il Dipartimento Tutela Ambientale e del Verde istituiva un bando pubblico per realizzare su questa ed altre aree verdi della capitale un Punto Verde di Ristoro per migliorare la qualità urbana e creare nuovi punti di aggregazione sociale. Il progetto prevedeva, oltre la realizzazione del punto di ristoro effettivo, la gestione dei servizi pubblici igienici e la manutenzione delle stesse aree nonché, in alcuni casi, il restauro di manufatti di proprietà comunale. Che fine ha fatto questo bando? Proveremo a chiederlo al IV Municipio e al Comune di Roma Capitale ma temiamo che le risposte arriveranno con la stessa velocità che occorre a questa amministrazione per ripristinare il funzionamento di una certa fontana.

Antonio Barcella
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