10
aprile 2014 – Con una lettera aperta Legambiente invita
i cittadini ad una iniziativa contro l’inquinamento ambientale per
chiedere l’inserimento del reato nel Codice Penale. Come associazione
culturale Vivere a Colli Aniene sosteniamo questa iniziativa a
tutela del nostro territorio e di tutto l’ambiente. Ricordiamo che
le risorse della terra non sono infinite e i danni inflitti all’ambiente
non sono reversibili.
Dal sito internet di Legambiente: “Cari e care, é da 20
anni, dalla pubblicazione del primo Rapporto Ecomafia, che aspettiamo
l’inserimento dei delitti contro l’ambiente nel Codice penale.
Forse ora è la volta buona?
Ogni anno in Italia si consumano oltre 30mila reati contro l’ambiente:
dalle discariche alle cave illegali, dall’inquinamento dell’aria agli
scarichi fuorilegge nei corsi d’acqua, all’edilizia abusiva. Reati
che vengono colpiti con misure inefficaci e con tempi di prescrizione
estremamente rapidi. Dal nord al sud dell’Italia i territori colpiti
da grave inquinamento ambientale rimasti senza colpevoli sono troppi:
da Marghera a Pitelli, da Quirra alla Valle del Sacco fino alla Terra
dei fuochi, solo per citare gli esempi più noti.
Dopo un voto a larga maggioranza alla Camera, il provvedimento per
inserire i reati ambientali nel Codice penale è ora giunto
al Senato. È un’occasione unica per dimostrare che la politica
ha compreso l’importanza di dotare lo Stato di strumenti efficaci
per combattere con successo le ecomafie e l’economia criminale che
inquina, corrompe, fa affari a danno dell’economia legale, dell’ambiente
e della nostra salute.
Il Paese non può più aspettare. Chiediamo ai Senatori
che approvino in tempi rapidi il testo di legge!
Come? Mandando un tweet ai Presidenti e Vicepresidenti delle Commissioni
Ambiente e Giustizia del Senato e un’email a tutti i membri delle
due commissioni. Fallo anche tu, a questo link -> http://www.legambiente.it/chi-inquina-paghi
Vogliamo che chi inquina, paghi veramente."
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org