14
aprile 2014 – In un articolo
pubblicato su “Il Tempo” di ieri 13 Aprile, i mass media accendono
i riflettori sulla grave situazione degli edifici scolastici di Colli
Aniene. Solo l’assessore alla scuola del IV Municipio sembra non accorgersi
dello stato di emergenza delle infrastrutture scolastiche di questo
quartiere quando perfino il Primo Ministro Renzi ha denunciato la
situazione allarmante delle scuole italiane. Invece chi si dovrebbe
occupare delle emergenze locali preferisce accusare di allarmismo
chi tenta di tutelare i bambini. Il IV Municipio continua ad evitare
l’incontro con chi ha ricevuto la delega a trattare questo problema
mancando di rispetto agli 800 cittadini che hanno firmato la nostra
petizione. Ricordiamo che l’assessore De Paolis, dopo aver disertato
senza alcuna giustificazione l’incontro
in campidoglio del 7 marzo scorso, aveva promesso con un messaggio
a questo sito “A tal proposito saremo lieti di incontrarvi e con
l’occasione riprendere il dialogo con la vostra importante realtà.”
. I fatti dimostrano il contrario.
Ebbene è passato oltre un mese da quando l’assessore aveva
espresso il proposito di riparare ad una sua specifica mancanza
ma non ha mai convocato il Coordinamento Colli Aniene come segno di
buona volontà e riparazione dello sgarbo. Non avrà
avuto tempo? A questo riguardo abbiamo già espresso
il nostro parere sul fatto che preferiamo avere un assessore a “tempo
pieno” ma probabilmente le logiche di partito non
lo permettono. Le emergenze si gestiscono con una persona
dedicata e non nei ritagli di tempo! Non dubitiamo della
competenza del prof. De Paolis ma siamo altrettanto convinti che un
ruolo delicato come quello di Dirigente Scolastico sommato all’incarico
pubblico non permette di avere tempo sufficiente per affrontare le
urgenti necessità delle scuole del IV Municipio. Ogni volta
che ci siamo recati in Municipio, abbiamo sempre trovato la porta
dell’assessore alla scuola rigidamente sprangata. Solo sfortuna? Può
darsi, ma l’assessore in carica non ha mai trovato il modo di smentire
le nostre opinioni negative, del tutto personali, sul suo operato.
Ricordiamo all’assessore che ci accusa di eccessivo allarmismo che
ci sono almeno 4 risoluzioni/odg del precedente consiglio
del IV Municipio che forniscono un quadro più che allarmante
della situazione degli edifici scolastici del Tiburtino.
Una situazione che per il prof. De Paolis dovrebbe essere conosciuta
visto che ha diretto per anni la scuola Balabanoff e non può
sostenere che sia in una situazione “normale”. Secondo il nostro modesto
parere il vero comportamento “irresponsabile” è
da parte di chi nasconde la verità anziché affrontarla
nel dovuto modo. Rammentiamo all’assessore che, proprio lo scorso
anno, in occasione di un sopralluogo nella scuola Balabanoff, un dirigente
dei lavori pubblici responsabile dell’edilizia scolastica in Campidoglio
ha definito “scellerate” le infrastrutture scolastiche di
questo quartiere e un giornale come il Tempo, dopo altri
illustri predecessori, ha scritto in merito alla scuola elementare
Balabanoff: “La struttura è cadente, colore grigio-sporco-muffito,
ferri scoperti del cemento armato, crepe, l’uscita secondaria stretta,
giardino pieno di buche carente di manutenzione. Prima del cancello,
sportelli rugginosi e aperti per i contatori gas e acqua accessibili
quindi alla curiosità dei piccoli. A dicembre 2013 altre infiltrazioni
nelle aule del primo piano della elementare...”
Un quadro veramente preoccupante che si somma a ben cinque episodi
di crolli parziali dei controsoffitti in altrettanti istituti scolastici
di questo quartiere nonché a ben tre alberi caduti nei giardini
di altrettante scuole. Ma per l’assessore
alla scuola De Paolis tutto questo è normale!
Per noi la preoccupazione maggiore sta soprattutto in queste dichiarazioni
perché, a nostro parere, dimostrano solo che chi amministra
questa città “non ha tempo”
per fare le corrette valutazioni.
Chi spera di metterci il bavaglio o prendere tempo nella speranza
che presto arriverà l’estate e tutto cadrà nel dimenticatoio,
non ci conosce abbastanza. Continueremo a denunciare tutto quello
di cui ci informano i residenti di questo quartiere e chiameremo le
istituzioni a rispondere del proprio operato come, del resto, dovrebbe
essere in un paese civile.
Antonio
Barcella
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