Voragini e cantieri “dimenticati” a Colli Aniene

12 maggio 2014 – Non è solo la Fontana di Piazzale Loriedo ad essere stata “abbandonata” dalle istituzioni per almeno due anni. Dovunque si volge lo sguardo ci sono voragini, suppellettili mancanti o cantieri abbandonati, simboli di una amministrazione impotente e incapace di governare una metropoli. Ci sono casi eclatanti come la “fontana della vergogna” in cui è maggiore il tempo di mancato funzionamento (3 anni) che quello dove i residenti hanno potuto ammirare i getti di acqua. Per non parlare di un tombino in viale Franceschini dove sono stati necessari quasi tre anni per ripristinarne la copertura.
Lasciamo perdere il passato, che poi nel caso della fontana è ancora presente, e parliamo delle voragini e dei cantieri “dimenticati” da chi è preposto a sistemarli. Siamo consapevoli che ci sono tempi “burocratici” per ogni cosa ma, quello che in altre città viene misurato in pochi giorni di attesa, nella periferia romana assume proporzioni giurassiche. È il caso di due voragini in viale Franceschini, a circa 100 metri dall’incrocio con viale Togliatti, una per ogni lato della carreggiata, delimitate dal nastro arancione di sicurezza ormai da mesi. Una delle due si è riaperta pochi giorni dopo un intervento di ripristino da parte degli addetti di Roma Capitale, tanto per dimostrare, se ce ne fosse bisogno, la qualità dei lavori eseguiti. In via Ruini, presto, festeggeremo il secondo anno della “fontanella sparita”, rimossa da personale ACEA per dar modo di eseguire i lavori dei box interrati e mai più ritrovata. In quale deposito della municipalizzata è finita? Un mistero assai arduo anche per Sherlock Holmes e il suo assistente dr. Watson.
Proseguendo per via Ruini è possibile osservare l’area delimitata del “biscotto stradale” dove sorgevano quattro alberi malati rimossi qualche mese fa dal Servizio Giardini. Dopo il taglio delle piante erano previste altre operazioni: essere estirpate le radici, ripristinare il marmo danneggiato e ripiantare nuovi alberi. Tutto finito miseramente nel dimenticatoio.
Un pessimo spettacolo è sotto gli occhi di tutti in prossimità di piazzale Loriedo, in un’area frequentatissima dagli abitanti di Colli Aniene, dove non si riesce a far rimuovere i resti del cantiere della pseudo pista ciclabile. Materiali edili accantonati da vari mesi davanti all’entrata del parco. Normale chiedersi se questa occupazione, probabilmente “abusiva”, di suolo pubblico paghi la tassa omonima in vigore nella città. Noi ne dubitiamo molto e ci chiediamo perché viene tollerato questo “sconcio”.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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