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maggio 2014 – Le immagini parlano da sole. Mucchi di
rifiuti accantonati da alcuni giorni in via Galati nelle adiacenze
dei cassonetti di raccolta che oggi risultavano vuoti. Chiaro che
le prime responsabilità di questo disservizio sono
a carico dell’AMA che ha svuotato i grossi contenitori senza
preoccuparsi del resto.
Bisogna altresì costatare che le vie adiacenti a via Galati
erano in una situazione di quasi normalità. Questo ci induce
a pensare che i cassonetti posti lungo questa strada, anche per la
presenza di numerosi uffici, non siano sufficienti a contenere i rifiuti
prodotti oppure che non lo siano quando si innesca un lieve ritardo
nella raccolta o quando gli uffici producono un quantitativo maggiore
di scarti. Un problema di cui si deve fare carico l’AMA aumentando
il numero di contenitori.
Cosa
può fare il cittadino? A volte è sufficiente
spostarsi di qualche centinaio di metri e gettare i rifiuti in un
altro punto di raccolta. Siamo certi che un minimo di collaborazione
dei residenti potrebbe evitare quei disgustosi spettacoli che vengono
poi diffusi in tutto il mondo. Se poi pensiamo che la raccolta differenziata
porta a porta, tra poco, sarà estesa in tutto il quartiere,
non possiamo fare a meno di essere ancora più preoccupati per
i comportamenti non collaborativi della gente. Senza la partecipazione
convinta delle persone, che si devono rendere conto che la “differenziazione”
è una necessità per tutta la comunità, il progetto
è destinato al fallimento.
Fra pochi giorni avremo un altro incontro con i funzionari dell’AMA
che, probabilmente, ci daranno informazioni sull’avviamento del nuovo
servizio nella parte restante di Colli Aniene e sulle modifiche del
vecchio (introduzione della raccolta separata del vetro). In quel
contesto mostreremo le immagini dell’indegno spettacolo di via Galati
chiedendo a riguardo un impegno maggiore della municipalizzata ma,
siamo certi, che anche noi possiamo fare qualcosa di più per
evitarlo.
Antonio
Barcella
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