Il CDQ di Tor Sapienza usa l’ironia per denunciare la presenza giornaliera di roghi tossici

9 giugno 2014 Ormai non passa giorno senza che il CDQ di Tor Sapienza segnali alle istituzioni il giornaliero rogo tossico proveniente da via Salviati o discariche limitrofe. Stanchi di aspettare un intervento che stenta ad arrivare e stufi di respirare aria alla “diossina” per la combustione di materie plastiche, i membri del comitato hanno deciso di usare l’ironia nel tentativo di smuovere i politici dalle loro poltrone.
Per darvi un esempio ecco il testo del messaggio inviato oggi al Sindaco di Roma Ignazio Marino, ai presidenti del IV e V Municipio Sciascia e Palmieri, agli assessorati competenti, alla Polizia Municipale e ad alcune testate giornalistiche: “Nuovi roghi in orario adatto ad avvelenare anche il pranzo. Caratteristica che solo noi possiamo vantare ovvero più roghi più volte al giorno !! Accorrete numerosi i posti termineranno a breve. Abbiamo chiesto a Chernobyl se gradiscono trasferire la Centrale sul nostro territorio. Oramai siamo refrattari a qualsiasi esalazione !!! Fintanto che avremo fiato continueremo ad urlare il nostro disagio. In attesa di un cortese cenno di riscontro. Ancora e sempre in attesa. CDQ di Tor Sapienza
Dello stesso tenore il messaggio inviato dal segretario CDQ di Tor Sapienza il giorno prima: “Indovinate perché Vi scrivo ? Per l'assordante cinguettio degli uccellini ? Per il pervadente odore di margherite appena colte ? Per il fastidiosissimo rumore degli scoiattoli che arrampicano sugli alberi ?? ...e invece no !!! Vi segnalo anche oggi, roghi tossici dentro e attorno al Campo rom di Via Salviati...da mattina a sera !!!!!!! Quando ve la date una bella svegliata ???? La situazione ha superato ogni limite e le attese sono giunte al termine !!! Possiamo attenderci qualcosa di diverso dalle solite chiacchiere ?????
Anche nei giorni precedenti sono state inviate una serie di missive che tentavano, attraverso il sarcasmo e il dileggio, di smuovere un po’ di dignità istituzionale in chi sta facendo veramente poco per risolvere un problema che, badate bene, va avanti dagli anni ‘novanta e non vede via di soluzione.
La legge sui roghi, approvata per la terra dei fuochi ma applicabile a tutto il territorio italiano, resta mestamente solo un pezzo di carta redatto sulla spinta dell’opinione pubblica ma ignorata da chi dovrebbe applicarla nel tentativo di tutelare il cittadino.

Legambiente: “Sulla Terra dei Fuochi chiediamo alla politica un deciso cambio di passo. Servono trasparenza, certezze e programmazione degli interventi”

“La sospensione dei campionamenti sui suoli a rischio è ulteriore dimostrazione che sulla Terra dei Fuochi la politica continua ad agire senza un'azione organizzata e costruttiva. Sono tante, troppe le domande senza una risposta. Perché la sospensione arriva solo a ridosso della scadenza del 7 giugno prevista dal decreto? Perché senza comunicazione e condivisione si cambia strategia? Al di la' degli annunci e proclami c'è una programmazione? E perché dopo vent'anni di immobilismo ora scatta l’emergenza rifiuti radioattivi? E’ proprio il caso di dire che mentre a Roma si discute Sagunto brucia. Ancora una volta si sta perdendo tempo. Chiediamo ai ministri dell’Ambiente, della Salute e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali un deciso cambio di passo. Oggi servono trasparenza e certezze sulla programmazione degli interventi. Solo così lo Stato può tornare ad essere credibile e riconquistare la fiducia dei cittadini garantendo una partecipazione e informazione completa e mettendo in campo una serie di azioni e strumenti efficaci per combattere le illegalità ambientali e aiutare così la Terra dei Fuochi. Quello che stiamo vedendo ancora una volta va nella direzione contraria. Fin dall’inizio abbiamo espresso le nostre perplessità e preoccupazioni sulla reale possibilità di rispettare le scadenze previste dal decreto Terra dei Fuochi. Serviva uno sforzo straordinario che non c’è stato. Ora è dunque necessario che non ci siano ulteriori perdite di tempo a garanzia della salute di chi abita in quelle zone e per dare certezza a produttori e consumatori”. In una nota Rossella Muroni e Michele Buonomo, rispettivamente direttrice nazionale e presidente regionale di Legambiente, commentano le ultime vicende che riguardano la sospensione dei campionamenti nella Terra dei Fuochi.

L'ufficio stampa di Legambiente: 0686268399-76

Antonio Barcella
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