Campi Rom - Relazione incontro Rete Territoriale Roma Est e IV Municipio

17 giugno 2014 Mentre continuano le segnalazioni giornaliere di roghi tossici nelle adiacenze del villaggio rom di via Salviati, un altro piccolo passo avanti è stato fatto nel IV Municipio per la ricerca di soluzioni abitative alternative ai “campi”. La Rete Territoriale Roma Est rappresentata da Antonio Viccaro, il IV Municipio con l’Assessore alle Politiche Sociali Maria Muto e il Dipartimento di Urbanista dell’Università ROMA TRE con la presenza del prof. Marco Cremaschi si sono incontrati per definire gli interventi immediati nei Campi di via Salviati dopo il sopralluogo del 14 marzo e per ricercare soluzioni abitative alternative ai “campi”.
L’obiettivo della riunione era volto a sottolineare l’esigenza di attuare interventi immediati nei campi rom di via Salviati per restituire dignità di persone ai rom che li abitano e che vivono in condizioni disumane e, nel contempo, per ridare serenità alle famiglie non rom che abitano a Tor Sapienza e quartieri limitrofi la cui esasperazione è destinata ad incrementarsi con il pericolo latente di una possibile reazione scomposta a questa sorta di “sopruso” che lede il diritto di respirare. È bene che l’informazione locale porti in evidenza che sia i rom e sia i residenti delle zone contigue al campo di via Salviati sono in una condizione di perenne sofferenza per una situazione trattata distrattamente dall’amministrazione capitolina mentre un fiume di denaro viene speso in nome di questo problema per “non risolvere mai nulla”. A seguire il testo completo della relazione.

Riunione del 9-6-14 nel Municipio IV

Presenti
­ Maria Muto Assessore Politiche sociali Municipio IV
­ Marco Cremaschi Urbanista Università ROMA TRE
­ Antonio Viccaro Coord. Colli Aniene/Rete Territoriale Roma Est


Punti di discussione:
1. interventi immediati nei Campi di via Salviati dopo il sopralluogo del 14 marzo
2. approvazione e sottoscrizione del Protocollo d’Intesa Municipio IV e Roma Tre (Rete) per la ricerca di soluzioni abitative alternative ai Campi da portare a superamento in tempi certi


Sul punto 1
Sulla esigenza di attuare gli interventi immediati più urgenti nei campi rom di via Salviati per restituire dignità di persone ai rom che li abitano e che vivono in condizioni disumane, e nel contempo per ridare serenità alle famiglie non rom che abitano a Tor Sapienza –la cui esasperazione è destinata ad incrementarsi ed a trasformare il quartiere in una ”vandea”, l’Assessore Muto ha confermato l’impegno a far intervenire Roma capitale in tempi ragionevoli. Ma ha anche sostenuto che la “ragionevolezza” dei tempi è correlata all’approvazione del bilancio cittadino. (1)
All’assessore è stato fatto rilevare che dal 14 marzo scorso (giorno della visita ai campi di via Salviati) nulla è stato fatto, né per assicurare un minimo di vivibilità a piccoli, adulti e anziani che li abitano, né sul versante del supporto per la ricerca di spazi da dedicare alla produzione di reddito da parte dei rom nel rispetto della legalità.
Al riguardo l’Assessore Muto ha rivendicato l’attivismo del Municipio, “misurato” con il numero di riunioni tenute in particolare dal suo Assessorato sulle problematiche Rom. Ciononostante, pur prendendo atto di questo attivismo, è stato fatto rilevare all’Assessore che le condizioni dei due campi non sono affatto migliorate, così come non è migliorato il vissuto dei quartieri implicati (C. Aniene e T. Sapienza).

Sul punto 2
Il Protocollo d’intesa tra Università (Rete) e Municipio IV è stato considerato formalmente corretto. Sui contenuti sono state apprezzate le ipotesi di ricerca delle soluzioni abitative da sperimentare con l’apporto tecnico dell’Università Roma TRE in sinergia con il know how e le azioni espressi dalla Rete Territoriale Roma Est.
L’assessore ha riferito che ad oggi il Protocollo sarebbe al vaglio della Commissione affari sociali per l’ok definitivo, condizionato anche questo (sembrerebbe) dai tempi dell’approvazione del Bilancio.

All’Assessore è stata posta l’esigenza di assumersi la responsabilità di tenere informate, anche per il tramite della Rete, le famiglie rom e le famiglie non rom dell’interesse del Municipio, sia a realizzare nel più breve tempo possibile gli interventi immediati per le emergenze igieniche e sanitari nei campi, sia ad avviare, con la firma del Protocollo d’Intesa, la progettazione e la realizzazione di un Piano di Azione Locale nel quale coinvolgere tutti i livelli istituzionali (Roma capitale, Regione Lazio, UNAR ed ANCI).
Situazione politica permettendo, l’Assessore prevede la firma del Protocollo prima della pausa estiva o alla immediata ripresa di settembre. Alla firma seguirà, ha concluso la Muto, una riunione generale per informare del percorso in avvio tutti gli attori coinvolti, istituzionali e sociali, famiglie Rom e non Rom.
L’Assessore Muto ci ha informati che a seguito di opportuni “passaggi” ha riscontrato l’interesse di Roma capitale a far adottare il nostro Modello di Protocollo a tutti i Municipi su scala cittadina.
In chiusura La Muto ha chiesto all’Architetto Marco Cremaschi (di Roma TRE) di allegare al Protocollo un minimo di documentazione relativa alle soluzioni proposte laddove queste sono state realizzate. Cremaschi si è impegnato in questo senso e provvederà in stretto rapporto con Adriana Goni con la quale si relazionerà, anche a distanza.
Con Cremaschi ci si è lasciati con l’intento di organizzare a stretto giro una riunione di Rete alla sua presenza. E questo, sia per condividere le soluzioni proposte, sia per meglio concordare il ruolo della Rete nel processo che si aprirà con la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa e l’avvio del Piano di Azione Locale.

13 giugno 2014
Antonio Viccaro

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(1) L’argomento della penuria di risorse economiche appare sempre meno credibile dopo la presentazione del Rapporto di ricerca dell’Associazione 21 Luglio Campi Nomadi S.P.A. (Roma 12 giugno 2014) dove si dimostra che nel 2013 Roma Capitale ha sperperato oltre 24 milioni di Euro con i quali non si è fatto altro che peggiorare le condizione di vita dei rom e incrementare l’esasperazione delle famiglie che abitano i due quartieri interessati dalla presenza dei Campi

Antonio Barcella
www.collianiene.org
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