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luglio 2014 –
Se il successo di un progetto è determinato da una buona partenza
e da una eccellente organizzazione allora siamo molto preoccupati
per l’estensione della raccolta differenziata dei rifiuti nel IV Municipio
(Tiburtino). Roma è invasa dai rifiuti a causa dei continui
disservizi della raccolta in carico all’AMA e questo determina sfiducia
da parte degli utenti per qualsiasi tipo di modifica. Chi conosce
qualcosa di project management sa bene che il “cambiamento” è
già un elemento difficile e complicato e soggetto a resistenze
da parte dell’utenza già in condizioni normali. Figuriamoci
quanto sia scoraggiante per una persona attenersi scrupolosamente
alle istruzioni ricevute per separare umido, plastica, vetro, carta
e indifferenziata e poi arrivare davanti ai cassonetti di raccolta
e trovarli stracolmi e circondati da tanti sacchetti da non poter
neanche avvicinarsi a loro. Un disservizio che si propone soprattutto
nei pressi del fine settimana con cadenza ormai ciclica. È
inutile distribuire kit di raccolta ed istruzioni per poi gettare
nello sconforto migliaia di persone.
Sosteniamo da tempo che questo tipo di raccolta non ha alternativa,
ne va del nostro futuro, ma anche l’AMA deve fare uno sforzo straordinario
per convincere l’utenza della bontà del progetto e questo si
fa solo dando prova di buone pratiche.
In queste settimane l’AMA dovrebbe iniziare a rimuovere i vecchi cassonetti
dalle strade del Tiburtino dove verrà esteso il Porta a Porta.
Secondo il piano, dovrebbe iniziare dai quartieri di Settecamini/Case
Rosse per poi scendere progressivamente all’interno del Grande Raccordo
Anulare fino a via Fiorentini.
Per una volta, dimostriamo che i cittadini sono più efficienti
dell’azienda municipalizzata addetta alla raccolta dei rifiuti urbani.
Un circolo virtuoso può partire anche da noi!
Antonio
Barcella
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