1
agosto 2014 –
“Il prolungamento della linea metropolitana romana B, per collegare
Rebibbia con le zone più periferiche sino a Casal Monastero,
da realizzare entro 5 anni e con un costo complessivo di 550 milioni
sta per essere cancellato. Il consorzio di imprese destinato a realizzarlo,
Metro B srl guidato da Salini e partecipato anche da Vianini e da
Astaldi, ha deciso di mettere alle strette il Comune di Roma chiedendo
la risoluzione del contratto per inadempienza del concedente, pretendendo
il pagamento dei costi sinora sostenuti e un risarcimento che dovrebbe
arrivare sino a 100 milioni di euro” – è quanto scrive
in un articolo
di ieri il quotidiano “Il Sole 24 ore”.
Un fulmine a ciel sereno? Non proprio! Da alcune dichiarazioni fatte
in sede di presentazione della Conferenza Urbanistica del IV Municipio
qualcosa avevamo già presagito e non avevamo fatto mistero
di non aver gradito troppo i progetti del Comune di Roma per il Tiburtino.
Purtroppo, la zona di Roma Est e della tiburtina in particolare viene
sempre messa al primo posto dalle istituzioni se c’è da individuare
uno spazio per un nuovo Centro di Accoglienza Immigrati, per un campo
rom, per una discarica AMA, per nuovi allacci del depuratore Roma
Est, per sperimentazioni varie ma sempre all’ultimo gradino quando
si deve portare un beneficio per la riqualificazione del territorio.
Ricordiamo che il progetto per il prolungamento della linea B della
Metropolitana di Roma, tratta Rebibbia-Casal Monastero, costituisce
il primo tratto della Metropolitana che si spinge oltre il Grande
Raccordo Anulare, favorendo il decongestionamento del traffico cittadino
e fornendo un collegamento su binari tra l’area Nord-Est ed il centro
della capitale. Un’opera indispensabile per questa porzione di territorio
perché porterà solo vantaggi ai residenti: migliorerà
la vivibilità e la sostenibilità ambientale, collegherà
velocemente la periferia al centro, riqualificherà zone disagiate
e quartieri isolati, velocizzerà gli spostamenti e aumentando
il tempo che i lavoratori potranno dedicare alle famiglie, migliorerà
la viabilità di tutto il quadrante e sarà in grado di
accogliere i pendolari dell’hinterland di Roma Est. Quelli che abbiamo
elencato sono solo alcuni dei motivi per cui non ci deve essere alcun
dubbio sulla validità e la necessità di quest’opera.
Lo stesso Presidente del IV Municipio Emiliano Sciascia, appena appresa
la notizia ha emesso un comunicato stampa che non lascia dubbi sulla
posizione del mini-sindaco su questo argomento.
“Il prolungamento della Metro B resta una priorità
del Municipio IV” – ha dichiarato il presidente Sciascia
in una nota alla stampa. “Ho appreso oggi, con molto rammarico,
da un articolo di un quotidiano, il possibile abbandono del progetto
relativo al prolungamento della Metro B fino a Casal Monastero. Chiedo
innanzitutto all’Assessore Improta conferma di quanto riportato dal
mezzo di stampa, ribadendo che questa opera riveste un’importanza
fondamentale per tutto il quadrante est della città, perché
permetterebbe di alleggerire il traffico di autoveicoli in entrata
sulla via Tiburtina e sulle arterie vicine. Peraltro considerando
che nei prossimi anni questo stesso quadrante verrà interessato
da ulteriori edificazioni, con relativo aumento di residenze, che
renderanno ancora più necessaria la realizzazione dell’opera.
Senza contare le criticità che già oggi vivono i residenti
dei quartieri di San Basilio, Torraccia e Casal Monastero per raggiungere
la fermata attualmente più vicina, che è quella di Rebibbia.
Siamo consapevoli delle difficoltà che ha avuto l’amministrazione
subito dopo l’aggiudicazione della gara, ma restiamo ancora fermamente
convinti sulla bontà dell’opera e sulla sua rilevanza strategica,
come ho avuto modo di sottolineare anche in occasioni pubbliche all’Assessore
Improta. Oggi stesso ho chiesto un appuntamento urgente con il Sindaco
e con Improta. È mia intenzione coinvolgere anche l’Assessore
Paolo Masini, in quanto tale opera riveste una particolare importanza
per garantire una migliore qualità della vita e della mobilità
pubblica in un importante Municipio periferico della città”.
Antonio
Barcella
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