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agosto 2014 –
Virgilio Melandri può essere considerato uno dei padri fondatori
di Colli Aniene e quindi riteniamo giusto che proprio questo quartiere
gli abbia dedicato la via che parte da viale Bardanzellu e procede
parallela di viale Palmiro Togliatti prima di inoltrarsi verso via
Corsanego. Era discendente di una famiglia di origine romagnola che
aveva fatto parte della prima cooperativa bracciantile mai costituita
al mondo e che, alla fine dell’800, si era trasferita ad Ostia per
realizzare la grande bonifica idraulica del Delta Tiberino. Alla fine
degli anni 40, insieme a Nino Franchellucci (anche a lui è
stato dedicato un “Largo” nel nostro quartiere) e a Nicolò
Licata, Melandri fondò a Roma il Centro cittadino delle Consulte
Popolari, una organizzazione finalizzata al coinvolgimento diretto
di tutti coloro che soffrono del basso livello di vita in borgate
o baraccopoli prive dei servizi essenziali, e, quindi, del mancato
possesso di una casa vera. Il gruppo si batte inoltre per fornire
aiuto a quanti sono sprovvisti dei minimi mezzi di sussistenza. Nel
1958 Melandri fonderà l’Associazione Italiana Casa
AIC, l’ente cooperativo che sarà in grado di attuare
finalmente il grande disegno tracciato in un decennio di lotte, discussioni
e progetti avviati nella periferia romana per dare a tutti la possibilità
di realizzare il sogno di una casa di proprietà,
costruita insieme, per mezzo del proprio lavoro e
del proprio risparmio al di fuori dei costi del mercato
capitalistico.
Una vita dedicata a mitigare i problemi della vita sociale della capitale:
quelli degli assegnatari delle case popolari, degli abitanti in borgate
abusive della periferia, di coloro che non possono godere della libertà
di residenza, di quanti, baraccati o dimoranti in grotte e tuguri,
aspirano a poter avere una casa vera. Virgilio Melandri è stato
promotore di un grande movimento popolare che negli anni a seguire
riuscirà a imporre alle forze politiche e al governo della
città di Roma, nuove strategie per lo sviluppo della vita comunitaria.
Dai
primi momenti organizzativi, alla costituzione dell’AIC, dall’entrata
in vigore della legge 167 fino alla lotta per la
sua non facile applicazione e alla realizzazione dei primi complessi
abitativi (Pisana, Cinecittà, Spinaceto, Colli Aniene),
attraverso la memoria di coloro che sono stati testimoni diretti degli
eventi, si ricostruisce questo grande movimento democratico che ha
contribuito a portare a soluzione alcuni dei più gravi problemi
sociali della capitale nel dopoguerra.
A distanza di anni possiamo asserire che Virgilio Melandri non riuscì
completamente a centrare il suo obiettivo di dare una casa a tutti
i romani ma è riuscito, di certo, a realizzare il sogno di
molti residenti di questo quartiere e di tante altre zone della periferia
romana.
Antonio
Barcella
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