Roghi tossici – Il sindaco Marino non fornisce risposte convincenti

18 agosto 2014 Riprendiamo da dove ci eravamo lasciati ossia dall’inerzia del Campidoglio per le emergenze della periferia romana. Ennesima dimostrazione di quanto asseriamo viene dalla risposta del sindaco Marino alla interrogazione di iniziativa popolare n. 1/2014 su “Programmi ed interventi che la Giunta e l’Assemblea Capitolina intendono porre in essere per mediare l’impatto sociale ed ambientale dei campi nomadi presenti nell’area di via Salviati”. Il riscontro fornito dal Primo Cittadino è quantomeno deludente per chi vive in questo territorio e il suo impegno non va oltre una misera promessa d’impegno ad intensificare controlli e sanzioni per i comportamenti illeciti, anche avvalendosi degli inasprimenti normativi da poco introdotti dalla legge varata per la “Terra dei fuochi”, che permettono di contrastare con sanzioni penali l’illecita combustione di rifiuti. Un modo elegante di prendere tempo e di non fare nulla né per mettere un freno alla questione annosa dei roghi tossici e neppure per migliorare la vivibilità del “ghetto” di via Salviati o arrivare al superamento della questione “campi rom”. Questa Giunta manca tutt’ora di idee per risolvere la questione e come abbiamo sempre sostenuto “è meglio avere un progetto pessimo che non averne affatto”. Del resto, se questa Giunta avesse voluto fare veramente qualcosa per la questione “roghi tossici”, ha avuto tutto il tempo a disposizione e, di certo, non sono mancate sollecitazioni dalla cittadinanza. Per noi che conosciamo la questione, sappiamo bene che il Sindaco Marino e la sua Giunta continuano:
- ad ignorare gli appelli che con frequenza quasi giornaliera gli vengono sottoposti dal CdQ di Tor Sapienza e dai cittadini stanchi di questi soprusi tossici accompagnati da materiale fotografico;
- a chiudere gli occhi di fronte all’espansione della tendopoli abusiva costruita intorno al campo;
- a fare poco o nulla per il sovraffollamento del campo e per la sua emergenza sanitaria denunciata dalla ASL.
È chiaro ormai che questa Giunta non vuole intervenire per risolvere emergenze vecchie e nuove del territorio di Roma Est, preferisce evitarle attuando una Politica Sociale che riesce ad essere peggiore del criticatissimo Piano Nomadi della Giunta precedente. Eppure tutti ci aspettavamo di più, soprattutto dall’assessore Cutini, proveniente dalla Comunità di Sant’Egidio, che invece è riuscita a far raddoppiare le emergenze di questa zona martoriata della città.
Se non si mette in grado di far vivere rom, immigrati e residenti in condizioni umanitarie decenti si rischia di creare conflitti sociali di cui questa città non ha certamente bisogno. Se non si è in grado di fare “accoglienza” e di risolvere i problemi del territorio bisognerebbe prenderne atto a cominciare dalla rinuncia al proprio mandato.

Antonio Barcella
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