Ponte Mammolo – Due associazioni segnalano l’emergenza profughi all’UNHCR

21 agosto 2014 Non è mai giusto assistere passivamente ad una emergenza umanitaria senza fare nulla per fermarla. Dietro ogni volto, un povero di questa città, una persona in momentanea difficoltà, un profugo o un immigrato, c’è sempre una “storia” spesso drammatica. Nel rispetto di tutte le opinioni personali o ideologiche non si può ignorare che molte di queste persone hanno avuto solo la sfortuna di nascere nel luogo, nel continente o nella casa sbagliata e che, qualche volta, basta dare una mano nel momento opportuno per cambiare il destino di uno più sfortunato di noi. È vero che in questo momento di crisi è difficile strappare risorse economiche a chi è già in difficoltà o teme di esserlo in un futuro che appare incerto ma i nostri nonni, che avevamo molto meno di noi, ci hanno insegnato che la solidarietà ed un sorriso si possono donare anche in situazioni molto critiche come avvenne durante i periodi di carestia a ridosso delle due guerre mondiali. Noi, per fortuna, non siamo in quelle condizioni nonostante tutte le incertezze che stiamo attraversando, ve lo dice un esodato che è attualmente senza stipendio e senza pensione e non usufruisce di alcun sussidio. Non tutti, ma qualcuno di noi può ancora fare qualcosa per il prossimo, che sia un italiano o un immigrato. Per questo non ci arrendiamo di fronte ad emergenze sociali che devono essere affrontate e non ignorate come sta diventando prassi in questa città.
Per questo le associazioni “Vivere a Colli Aniene” e il “Centro Culturale Municipale Giorgio Morandi” si sono rivolti all’ UNHCR per il Sud Europa, la principale organizzazione al mondo impegnata in prima linea a salvare vite umane e a proteggere i diritti di milioni di rifugiati. Lo abbiamo fatto con due e-mail separate perché l’emergenza non può attendere e deve essere affrontata subito. Auspichiamo che altri seguano il nostro esempio e che costringano le istituzioni ad aprire gli occhi.

Al Delegato UNHCR per il Sud Europa Laurens Jolles
E p.c. al Sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino
al Presidente del IV Municipio di Roma Emiliano Sciascia
alla Rete Territoriale Roma Est

Oggetto: Emergenza umanitaria nel campo profughi spontaneo di via delle Messi D’Oro a Roma

Gentilissimo Delegato UNHCR,

desidero portare alla sua attenzione l’emergenza che il territorio del IV Municipio di Roma sta affrontando in merito al campo profughi spontaneo che si è creato in via delle Messi D’Oro (Ponte Mammolo) di cui sono perfettamente informate le istituzioni locali. Ben poco è stato fatto finora dagli enti locali preposti al problema lasciando tutto il peso dell’accoglienza su un pugno di volontari senza alcun tipo di sostegno. Si tratta di circa un centinaio di immigrati provenienti dall’Africa, con punte di centocinquanta, per lo più sbarcati a Lampedusa, che stazionano in quest’area 4-5 giorni per poi riprendere il loro viaggio che li porterà a ricongiungersi con parenti e amici in altri luoghi. Un flusso migratorio che non accenna ad esaurirsi e in costante aumento. Dormono lungo il ciglio della strada o nel parcheggio della Metro di Ponte Mammolo, sfiorati dalle automobili in transito; non hanno cibo tranne quel poco distribuito dalle associazioni di volontariato; tra loro ci sono molti minorenni e donne con bambini; espletano i loro bisogni fisiologici in luoghi più o meno appartati e spesso visibili ai passanti e ai residenti; per lavarsi utilizzano i pochi servizi igienici funzionanti della metro B. Non sappiamo quali malattie possano avere. È accertato che alcuni di loro sono malati di scabbia e, in queste situazioni igieniche precarie in cui mancano docce e servizi igienici essenziali, sono destinati ad aggravare la loro patologia con il pericolo di diffondere il contagio alla cittadinanza. Ma è soprattutto la fame di cibo di queste persone a preoccuparci maggiormente. Diversi di loro sono ridotti a scheletri umani e hanno bisogno di consumare pasti vitaminici che il mondo dell’associazionismo non è in grado di fornire.
È una storia che va avanti da alcuni mesi, sulla quale si è espresso con una mozione il Consiglio del IV Municipio (che le allego), ma per la cui soluzione non arriva risposta dall’amministrazione di Roma Capitale che continua ad ignorare questo problema allo stesso modo in cui non affronta l’emergenza sanitaria e di sovraffollamento del campo rom di via Salviati.
L’emergenza del campo profughi di via delle Messi D’Oro è finito anche all’attenzione dei media nazionali come La Repubblica e di altri locali di cui le fornisco i link:
http://www.giornalettismo.com/archives/1585025/campo-profughi-abusivo-comune-roma-fa-finta-niente/
https://www.collianiene.org/2014c/14-08-19.php
https://www.collianiene.org/2014c/14-08-18b.php
http://www.abitarearoma.net/ponte-mammolo-presa-dassalto-dagli-immigrati/
Le chiediamo un intervento urgente al fine di sensibilizzare le istituzioni preposte per tamponare l’emergenza con aiuti urgenti destinati agli immigrati e poi risolverla definitivamente con una “accoglienza seria” come richiede la civiltà di una metropoli importante come Roma.
Cordiali saluti.

Antonio Barcella
Presidente dell’Associazione Culturale Vivere a Colli Aniene

 

Spett. UNHCR

Oggetto: Segnalazione: I Profughi Ponte Mammolo

Egregio Laurens Jolles,

ci permettiamo di segnalarLe la grave situazione in cui versano decine e decine di persone immigrate che stazionano presso il Centro di accoglienza per i rifugiati politici di via delle Messi D’Oro, posto dietro la stazione metro di Ponte Mammolo.

Come ben descrive l'articolo di ColliAniene.org (che segue questo messaggio), tutto ciò è davvero preoccupante e richiede la massima attenzione di tutti, istituzioni, realtà sociali e cittadini.

Contiamo anche sul vostro intervento, affinché si possano prendere i più opportuni provvedimenti.

RingraziandoLa dell'attenzione, i nostri più cordiali saluti,

Carlo Gori
Centro Culturale Municipale Giorgio Morandi

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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