Profughi di Ponte Mammolo – La risposta del Presidente del IV Municipio

25 agosto 2014 È arrivata questa mattina la risposta del Presidente del IV Municipio alle sollecitazioni dell’Associazione Vivere a Colli Aniene che chiedeva di “gestire” l’emergenza dei profughi del campo spontaneo di via delle Messi D’Oro. È la solita (non) risposta “politica”: poche stringate parole di fronte ad un importante problema umanitario. Un responso che arriva dal gradino più basso tra gli enti locali che abbiamo chiamato in causa. Non avevamo dubbi che il IV Municipio si stia limitando a “monitorare” la situazione e siamo altrettanto certi che siano “preoccupati” quanto noi, conoscendo la serietà del Presidente e dei suoi collaboratori. Quello che abbiamo chiesto è che si proceda a qualcosa di concreto per risolvere l’emergenza e di non lasciare tutto il peso della questione su un pugno di volontari che stanno facendo i miracoli per “sfamare” e “aiutare” queste persone.
Gentile sig. Barcella le inviamo un articolo di Repubblica del 15 agosto u.s. che riguarda l’argomento in oggetto. Come Presidenza possiamo dire di aver monitorato la situazione durante tutto il periodo estivo. Possiamo dire altresì che siamo preoccupati quanto Lei e stiamo cercando di risolvere la questione con le autorità competenti. Terremo aggiornata la sua Associazione e la salutiamo cordialmente. Staff del Presidente - Anna de Angelis”.
Abbiamo scritto e lo ribadiamo: “…Che cosa aspetta il Campidoglio ad intervenire prima che qualche focolaio epidemico si propaghi nel territorio? Non basta la presenza saltuaria della Croce Rossa o di un presidio medico a farci stare tranquilli. Qui occorre “gestire” l’emergenza e riportare la situazione alla normalità. Caro Presidente Emiliano Sciascia, non bastano più gli appelli al sindaco Marino, fatti quando qualche giornale nazionale riporta un fatto grave che noi abbiamo già pubblicato da mesi (ndr=conoscevamo benissimo l’articolo di Repubblica che è stato citato), qui occorre battere i pugni sul tavolo del Primo Cittadino e “pretendere” che l’emergenza venga affrontata. Questo non deve avvenire domani ma “immediatamente” a tutela degli immigrati e dei residenti!
Aggiungiamo: “Caro Presidente Sciascia, per una volta, lasci da parte le logiche di partito che le impediscono di descrivere l’impatto reale che questa emergenza ha sul territorio e a come si sta affrontando. Qui c’è un situazione di potenziale pericolo per la salute degli immigrati e dei residenti per il quale non ci si può limitare a ‘monitorare’ la situazione quando, poi, queste persone non sono state neppure identificate. Le cosiddette autorità CHIUDONO entrambi gli occhi pur di non fotosegnalarli per non accollarseli. La responsabilità, non è del Municipio ossia l’ultimo gradino nella catena di amministrazione locale, è tutta di chi negli ultimi decenni, governo dopo governo, invece di organizzare una rete efficiente di accoglienza ha speculato politicamente e economicamente sulla drammatica realtà di gente in fuga. Nessuno in Italia si è mai occupato minimamente di loro, MAI! Il volontariato è diventato come un semplice cerotto su una ferita che evidenzia sintomi di cancrena. Il mondo dei rifugiati è drammatico in tutti i suoi aspetti, a cominciare da chi sfrutta questi disperati per avere mano d’opera a costi bassissimi, persone ridotte a livello di schiavitù che speravano, arrivando in Europa, di avere un futuro migliore. Il fenomeno migratorio in Italia avviene esclusivamente in termini di emergenzialismo, e proprio questo approccio è ciò che infine determina l'effettiva ‘emergenza’ ”.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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