Profughi di Ponte Mammolo - L'UNHCR risponde al nostro appello

29 agosto 2014 L’UNHCR, la principale organizzazione al mondo impegnata in prima linea a salvare vite umane e a proteggere i diritti di milioni di rifugiati, non ha lasciato inascoltato il nostro appello e conferma tutte le nostre preoccupazioni per il modo in cui l’amministrazione locale sta trattando l’emergenza immigrati di Ponte Mammolo. Persone umane affamate, spesso malate, completamente abbandonate a se stesse che soggiornano in strada ed espletano i loro bisogni ovunque sia possibile farlo. Un trattamento che se fosse stato riservato ad un cane o ad un gatto avrebbe scatenato l’indignazione di tutti e sicuramente sarebbero già arrivate le telecamere di Striscia la Notizia. Invece questa accoglienza disumana è stata riservata a persone con la sola sfortuna di essere nati in un posto diverso dal nostro. Questi ghetti sono spesso ignorati dai mass media per non disturbare le vacanze di chi dovrebbe intervenire. Noi siamo indignati e voi?
Per completezza di informazione riportiamo la risposta dell’UNHCR.
Gentile dott. Barcella, Mi scuso per il ritardo con cui Le rispondo e la ringrazio per la sua segnalazione e per la sensibilità che Lei e l’Associazione (ndr=Vivere a Colli Aniene) da Lei presieduta mostrate rispetto alla deplorevole condizione dei rifugiati che vivono nell’insediamento di Ponte Mammolo. Abbiamo recentemente visitato il sito e non possiamo che confermare le Sue preoccupazioni per la situazione complessiva in cui vivono da diversi anni gli immigrati che vi risiedono, compresi anche alcuni rifugiati eritrei, certamente aggravatasi a causa della compresenza dei profughi che, appena sbarcati sulle coste meridionali, sostano lì per alcuni giorni in attesa della partenza per il Nord Europa. Tale condizione per altro la riscontriamo in altri insediamenti della città che frequentemente visitiamo. Prima delle recenti elezioni avevamo chiesto a tutti i candidati a sindaco un impegno concreto per trovare una soluzione per i rifugiati che vivono in questi insediamenti informali. A questa nostra lettera l’attuale sindaco Marino aveva risposto dichiarando che si sarebbe impegnato per affrontare il tema nel corso del suo mandato. Abbiamo a più riprese fatto nuovamente presente la situazione sia alle autorità comunali che a quella di governo, chiedendo per altro un incontro al Sindaco Marino per il quale attendiamo risposta. Recentemente abbiamo avuto anche un confronto tecnico con il Comune di Roma nel corso del quale abbiamo avuto assicurazioni che il Comune sta lavorando per ricercare adeguate soluzioni. Nelle prossime settimane continueremo a monitorare la situazione e ad informare le autorità competenti. Sperando di poterLa in futuro incontrare di persona, Le porgo i miei più cordiali saluti. Andrea De Bonis - Protection Associate UNHCR – RRSE

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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