La video-inchiesta “Anello di fumo” sulla nuova Terra dei Fuochi a Roma Est vince il premio "Roberto Morrione 2014"

11 settembre 2014 Anello di fumo” di Edoardo Belli, Rossella Granata, Elena Risi e Valentina Vivona, tutor Alessandro Gaeta (Tg1), trionfa al Premio Morrione 2014 sezione speciale del premio "Ilaria Alpi. La video inchiesta racconta il disagio della nuova Terra dei fuochi portando alla luce il fenomeno illegale dei roghi tossici tra Colli Aniene e Tor Sapienza. Si attraversa tutta la filiera dei rifiuti della Capitale, che apparentemente parte dal mestiere dei “robivecchi” – la raccolta del ferro in giro per la città tradizionalmente praticata dalle popolazioni rom e sinti – e invece coinvolge ormai un sistema collaudato di sfruttamento per il ritiro e lo smaltimento degli scarti tossici e ingombranti di ogni tipo di azienda, dalle ditte edili o di ristrutturazione sino alla grande distribuzione.
L’inchiesta dimostra – secondo la motivazione della giuria - una perfetta conoscenza del territorio su cui si indaga. E’ costruita passo dopo passo a partire da dati a disposizione di tutti fino a comporre un vero e proprio modello di filiera criminale. Piccola e grande, comunque diffusa, responsabile dello scempio ambientale di un territorio, emblematico di molte zone dell’Italia. Lo smaltimento abusivo dei rifiuti, il coinvolgimento dei più poveri in un affare milionario e il danno finale per comunità che appaiono indifese propone ancora una volta un’immagine del nostro Paese che una moltitudine di regole contribuisce a volte a far scivolare fuori della legalità”.
Il C.d.Q. Tor Sapienza ha attivamente collaborato (con materiale ed informazioni) alla realizzazione di tale video-inchiesta che ha affrontato e approfondito il fenomeno del traffico e smaltimento illecito di rifiuti spesso ad opera di soggetti Rom, la rivendita del materiale ferroso ricavato a specifici Centri di Raccolta e l'immane scempio ambientale dei ROGHI TOSSICI "passaggio indispensabile" per ricavare tale materiale ferroso, dai rifiuti raccolti. Un fenomeno che prolifera attraverso la complicità di aziende edili, rivenditori di pneumatici fino alla grande distribuzione sotto gli occhi distratti di chi dovrebbe sorvegliare il territorio. Tale inchiesta ha fatto emergere come il settore EST della Capitale sia particolarmente esposto a tale fenomeno. Tor Sapienza, Colli Aniene, Via Salviati, Ponte di Nona, Via di Salone, Lunghezza, Castelverde, Tivoli, ...un unica LINGUA di FUOCO "appestata" da tali specifici reati nonché da immani scempi di natura ambientale.
Alcune cifre esemplificative del fenomeno:
-Il 35 % del ferro raccolto e conferito per riciclo proviene dalla cosiddetta raccolta itinerante ( Campi Rom);
-Ci sono Centri di Raccolta che basano oltre il 75 % del loro fatturato su tale tipo di raccolta;
-Le centraline del Comune di Roma per la qualità dell'aria, non sono abilitate alla rilevazione della diossina, sprigionata dai ROGHI TOSSICI;
-Si registrano i primi casi di tumore anche fra i Rom che traggono sostentamento da tale tipo di ILLEGALE attività;
-I Campi sono pieni anche di Amianto, regolarmente "impacchettato" come da normativa e poi smaltito illegalmente, oltre che di scarti derivanti dall'attività edilizia;
-Oltre il 70 % degli elettrodomestici rottamati viene smaltito in maniera Illegale ;
.....e dulcis in fundo tale affare viene definita dal Procuratore Capo del Procura della Repubblica di Tivoli come ECOMAFIA con ricavi a volte più elevati del traffico di droga.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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