11
settembre 2014 –
“Anello
di fumo” di Edoardo Belli, Rossella Granata, Elena Risi e Valentina
Vivona, tutor Alessandro Gaeta (Tg1), trionfa al Premio Morrione 2014
sezione speciale del premio "Ilaria Alpi. La video inchiesta
racconta il disagio della nuova Terra dei fuochi portando alla luce
il fenomeno illegale dei roghi tossici tra Colli Aniene e Tor Sapienza.
Si attraversa tutta la filiera dei rifiuti della Capitale, che apparentemente
parte dal mestiere dei “robivecchi” – la raccolta del ferro in giro
per la città tradizionalmente praticata dalle popolazioni rom
e sinti – e invece coinvolge ormai un sistema collaudato di sfruttamento
per il ritiro e lo smaltimento degli scarti tossici e ingombranti
di ogni tipo di azienda, dalle ditte edili o di ristrutturazione sino
alla grande distribuzione.
“L’inchiesta dimostra – secondo la motivazione della giuria -
una perfetta conoscenza del territorio su cui si indaga. E’ costruita
passo dopo passo a partire da dati a disposizione di tutti fino a
comporre un vero e proprio modello di filiera criminale. Piccola e
grande, comunque diffusa, responsabile dello scempio ambientale di
un territorio, emblematico di molte zone dell’Italia. Lo smaltimento
abusivo dei rifiuti, il coinvolgimento dei più poveri in un
affare milionario e il danno finale per comunità
che appaiono indifese propone ancora una volta un’immagine
del nostro Paese che una moltitudine di regole contribuisce a volte
a far scivolare fuori della legalità”.
Il
C.d.Q. Tor Sapienza ha attivamente collaborato (con materiale ed informazioni)
alla realizzazione di tale video-inchiesta
che ha affrontato e approfondito il fenomeno del traffico e smaltimento
illecito di rifiuti spesso ad opera di soggetti Rom, la rivendita
del materiale ferroso ricavato a specifici Centri di Raccolta e l'immane
scempio ambientale dei ROGHI TOSSICI "passaggio indispensabile"
per ricavare tale materiale ferroso, dai rifiuti raccolti. Un fenomeno
che prolifera attraverso la complicità di aziende edili, rivenditori
di pneumatici fino alla grande distribuzione sotto gli occhi distratti
di chi dovrebbe sorvegliare il territorio. Tale inchiesta ha fatto
emergere come il settore EST della Capitale sia particolarmente esposto
a tale fenomeno. Tor Sapienza, Colli Aniene, Via Salviati, Ponte di
Nona, Via di Salone, Lunghezza, Castelverde, Tivoli, ...un unica LINGUA
di FUOCO "appestata" da tali specifici reati nonché
da immani scempi di natura ambientale.
Alcune cifre esemplificative del fenomeno:
-Il 35 % del ferro raccolto e conferito per riciclo proviene dalla
cosiddetta raccolta itinerante ( Campi Rom);
-Ci sono Centri di Raccolta che basano oltre il 75 % del loro fatturato
su tale tipo di raccolta;
-Le centraline del Comune di Roma per la qualità dell'aria,
non sono abilitate alla rilevazione della diossina, sprigionata dai
ROGHI TOSSICI;
-Si registrano i primi casi di tumore anche fra i Rom che traggono
sostentamento da tale tipo di ILLEGALE attività;
-I Campi sono pieni anche di Amianto, regolarmente "impacchettato"
come da normativa e poi smaltito illegalmente, oltre che di scarti
derivanti dall'attività edilizia;
-Oltre il 70 % degli elettrodomestici rottamati viene smaltito in
maniera Illegale ;
.....e dulcis in fundo tale affare viene definita dal Procuratore
Capo del Procura della Repubblica di Tivoli come ECOMAFIA con ricavi
a volte più elevati del traffico di droga.
Antonio
Barcella
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