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settembre 2014 –
Battista Bardanzellu nacque ad Olbia il 16 settembre 1885 e morì
a Roma il 31 gennaio 1956. Fu un avvocato, giurista e politico italiano
nonché esponente del Partito Repubblicano Italiano. Lasciata
giovanissimo la Sardegna si trasferì a Roma dove, nei primi
anni del ‘900, si laureò in Giurisprudenza. Nel 1906 aderì
al PRI e, dopo la Prima guerra mondiale, alla quale aveva partecipato
come sottotenente dei Bersaglieri, riprese i contatti con i suoi amici
repubblicani. Queste frequentazioni gli valsero l’inserimento nella
lista dei “sovversivi” del Casellario Politico Centrale
e lo costrinsero alla fuga e lo consegnarono alla clandestinità.
Fu comandante partigiano delle squadre romane del Partito d’Azione
che combattevano come Brigata “Mazzini”, operava sui monti prenestini
e in ciociaria durante l’occupazione nazifascista. Nel dopoguerra
fu tra gli artefici della rifondazione del PRI, insieme a Giovanni
Conti, Randolfo Pacciardi e Cipriano Facchinetti, di cui diresse l’amministrazione
e la “Voce Repubblicana”. Perse la grande occasione politica alle
elezioni dell'Assemblea Costituente tenutesi parallelamente al referendum
del 2 giugno 1946 (Repubblica o Monarchia): la lista dei candidati
del P.R.I., ove era inserito ai primi posti nel collegio “sicuro”
della regione Sardegna, infatti, venne esclusa per motivi formali
dalla Corte d'appello di Cagliari. Sfortunata
fu anche la sua successiva partecipazione alle elezioni della Camera
dei deputati nel 1948 e nel 1953. Divenne Consigliere comunale a Roma
sino al 1956. Nel 1946 si dimise da assessore della Giunta Rebecchini,
rifiutando l’alleanza tra democristiani, monarchici e qualunquisti.
Tornò nella Giunta come assessore al Patrimonio nel 1952 e
mantenne l’incarico per quattro anni, sino alla morte. Nella professione
forense, la sua attività si specializzò particolarmente
nelle vertenze immobiliari. Condusse per circa dieci anni la Rivista
Universale Giurisprudenza e dottrina dell'editore Ciolfi; negli anni
'30, ha tenuto una rubrica fissa sulla rivista bimestrale "La
giurisprudenza della proprietà edilizia" e, nel 1936,
i suoi articoli furono raccolti nel volume "Giurisprudenza
civile e del lavoro". È stato consulente legale della
"Confederazione italiana della Proprietà edilizia",
vicepresidente de "Le Assicurazioni d'Italia", consigliere
d'amministrazione dell'INA, consigliere delegato della Società
Roma Nord, consigliere d'amministrazione dell'ACEA.
All’esponente repubblicano è stato intitolato nella Capitale
un importante viale nel quartiere Colli Aniene.
Antonio
Barcella
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