21
ottobre 2014 – Quando
possibile, cerchiamo sempre di evitare di dare notizie di cronaca,
che richiedono molta delicatezza e continue verifiche ma questa volta
non possiamo sottrarci al dovere di pubblicare un episodio avvenuto
nel nostro quartiere che rappresenta l’ennesima violenza su una donna
per di più aggravata dalla minore età della vittima.
Lo scopo di questo articolo è quello di informare tante minorenni
che, a volte, il “mostro” si nasconde nella porta accanto.
“Sali, ti offro un bicchiere d’acqua”. Con questo pretesto
il presunto violentatore ha attirato una ragazza di 15 anni nel proprio
appartamento, una studentessa di un istituto tecnico, e l’ha violentata
per ore. Solo quando lui si è distratto, lei è riuscita
a rivestirsi e a scappare verso casa, dove ha raccontato la drammatica
vicenda ai genitori, che l’hanno immediatamente accompagnata all’ospedale
Umberto I. Ad informare la polizia sono stati gli stessi medici del
policlinico, che hanno riscontrato i segni della violenza subita.
Sulla vicenda stanno indagando le forze di polizia che dovranno dare
un nome al responsabile, un ragazzo maggiorenne non ancora fermato
perché la vittima si è rifiutata di svelarne l’identità,
pur fornendo molti particolari di quel terribile pomeriggio. Probabilmente
a chiudere la bocca della ragazza violentata è la paura di
qualche ritorsione da parte del ragazzo o dei suoi amici.
Una vicenda che getta Colli Aniene nello sconforto e nella paura facendola
piombare in uno di quei drammi da cui sembrava immune. Fin quando
il colpevole non sarà assicurato alla giustizia, invitiamo
tutte le ragazze alla prudenza e ad evitare di accettare qualsiasi
proposta dagli “sconosciuti”.
Antonio
Barcella
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