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ottobre 2014 – Questa volta non siamo noi a sostenere
le tesi delle “scuole
sicure” ma lo fanno altre fonti autorevoli nonché addetti
ai lavori: alcuni dirigenti scolastici di Roma Est hanno rilasciato
dichiarazioni sullo stato degli edifici scolastici da loro presieduti.
Un reportage che potete vedere su youtube.com dal titolo “Roma,
il bluff del progetto ‘Scuole belle’ del governo Renzi”.
Un viaggio alla Italo Calvino (Colli Aniene) e alla Gioacchino Belli
(Prenestino), due scuole della periferia est di Roma: col progetto
"Scuole belle" del governo di Matteo Renzi - spiegano i
presidi e i docenti - siamo riusciti a fare pochissimo, mentre gli
istituti necessiterebbero di ristrutturazioni importanti.
Ci soffermeremo soprattutto sulla prima parte dell’intervista, rilasciata
dalla Dirigente Scolastica Anna Fiorani responsabile dell’istituto
comprensivo Santi e della scuola Italo Calvino. “Questo investimento
era mirato e quindi noi non abbiamo potuto indicare le cose di cui
aveva bisogno questa scuola. Invece i soldi erano dedicati alla tinteggiatura
di alcune aule e al ripristino dei rubinetti. Non abbiamo assolutamente
potuto scegliere gli interventi.” Ha spiegato poi la Preside
che i genitori si prestano a ridipingere le aule e quindi questo intervento
è marginale alle necessità della scuola. Le priorità
erano i bagni dove l’unico intervento fatto è stato la sostituzione
dei rubinetti, dove la messa in opera ha rovinato alcune mattonelle.
Quattordicimila euro spesi per la tinteggiatura di 4 aule e la sistemazione
dei bagni. “Effettivamente troppo caro!” – ha sostenuto la
professoressa Fiorani. Poi ha mostrato al cronista l’aula dove alcuni
mesi fa è caduto il controsoffitto per infiltrazioni d’acqua
che ha costretto a spostare il laboratorio di informatica perché
tutt’ora inagibile. Si è poi spostata sul tetto della scuola
sostenendo le ragioni per il quale non è possibile pulire i
bocchettoni degli scarichi per motivi di sicurezza del personale.
Infatti manca la ringhiera di protezione del parapetto e quindi questa
operazione importante di rimozione di foglie e detriti non può
essere effettuata e pertanto è la causa primaria di ripetute
infiltrazioni d’acqua nelle aule. Un problema comune a molti edifici
del quartiere, perfettamente conosciuto dalle istituzioni, su cui
si è espresso il consiglio del IV Municipio con la risoluzione
18-2011 senza che siano stati adottati i correttivi
necessari.
Il
servizio si conclude con alcune immagini dei muri esterni dell’edificio
dove ampie crepe nelle pareti di cemento lasciano una sensazione di
insicurezza e dimostrano come questi edifici siano stati costruiti
in economia senza pensare che questo è il luogo dove i nostri
ragazzi vivono la maggior parte della loro quotidianità.
Lasciamo a voi il piacere di vedere la versione integrale dell’intervista
direttamente su youtube.com.
A noi basta la conferma di quanto andiamo sostenendo da almeno due
anni sulla sicurezza degli edifici scolastici e su cui le istituzioni
si stanno prendendo una grossa responsabilità per i mancati
interventi.
Antonio
Barcella
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