I dirigenti scolastici di Roma Est: "Non scuole belle, le vogliamo sicure"

24 ottobre 2014 – Questa volta non siamo noi a sostenere le tesi delle “scuole sicure” ma lo fanno altre fonti autorevoli nonché addetti ai lavori: alcuni dirigenti scolastici di Roma Est hanno rilasciato dichiarazioni sullo stato degli edifici scolastici da loro presieduti. Un reportage che potete vedere su youtube.com dal titolo “Roma, il bluff del progetto ‘Scuole belle’ del governo Renzi”.
Un viaggio alla Italo Calvino (Colli Aniene) e alla Gioacchino Belli (Prenestino), due scuole della periferia est di Roma: col progetto "Scuole belle" del governo di Matteo Renzi - spiegano i presidi e i docenti - siamo riusciti a fare pochissimo, mentre gli istituti necessiterebbero di ristrutturazioni importanti.
Ci soffermeremo soprattutto sulla prima parte dell’intervista, rilasciata dalla Dirigente Scolastica Anna Fiorani responsabile dell’istituto comprensivo Santi e della scuola Italo Calvino. “Questo investimento era mirato e quindi noi non abbiamo potuto indicare le cose di cui aveva bisogno questa scuola. Invece i soldi erano dedicati alla tinteggiatura di alcune aule e al ripristino dei rubinetti. Non abbiamo assolutamente potuto scegliere gli interventi.” Ha spiegato poi la Preside che i genitori si prestano a ridipingere le aule e quindi questo intervento è marginale alle necessità della scuola. Le priorità erano i bagni dove l’unico intervento fatto è stato la sostituzione dei rubinetti, dove la messa in opera ha rovinato alcune mattonelle. Quattordicimila euro spesi per la tinteggiatura di 4 aule e la sistemazione dei bagni. “Effettivamente troppo caro!” – ha sostenuto la professoressa Fiorani. Poi ha mostrato al cronista l’aula dove alcuni mesi fa è caduto il controsoffitto per infiltrazioni d’acqua che ha costretto a spostare il laboratorio di informatica perché tutt’ora inagibile. Si è poi spostata sul tetto della scuola sostenendo le ragioni per il quale non è possibile pulire i bocchettoni degli scarichi per motivi di sicurezza del personale. Infatti manca la ringhiera di protezione del parapetto e quindi questa operazione importante di rimozione di foglie e detriti non può essere effettuata e pertanto è la causa primaria di ripetute infiltrazioni d’acqua nelle aule. Un problema comune a molti edifici del quartiere, perfettamente conosciuto dalle istituzioni, su cui si è espresso il consiglio del IV Municipio con la risoluzione 18-2011 senza che siano stati adottati i correttivi necessari.
Il servizio si conclude con alcune immagini dei muri esterni dell’edificio dove ampie crepe nelle pareti di cemento lasciano una sensazione di insicurezza e dimostrano come questi edifici siano stati costruiti in economia senza pensare che questo è il luogo dove i nostri ragazzi vivono la maggior parte della loro quotidianità.
Lasciamo a voi il piacere di vedere la versione integrale dell’intervista direttamente su youtube.com. A noi basta la conferma di quanto andiamo sostenendo da almeno due anni sulla sicurezza degli edifici scolastici e su cui le istituzioni si stanno prendendo una grossa responsabilità per i mancati interventi.

Antonio Barcella
www.collianiene.org

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