Polveriera Tor Sapienza – Alta tensione nella notte

11 novembre 2014 – Questa volta la rabbia di alcuni residenti si è abbattuta contro il centro di accoglienza dei rifugiati di via Giorgio Morandi, dimostrando che i problemi sociali di questo territorio non si limitano ai soli conflitti tra cittadini e etnia rom. Ieri notte, la protesta degli abitanti di Tor Sapienza per la presenza del centro di prima accoglienza nel quartiere è finita con lanci di sassi, petardi e bottiglie verso gli immigrati. Le deflagrazioni dei grossi petardi si sono avvertite perfino a Colli Aniene nella parte che affaccia verso l’autostrada A24. C’è voluto l’intervento delle forze dell’ordine per riportare la calma in un quartiere che vive ormai da mesi in una situazione continua di conflitto sociale senza che nessuno faccia nulla per riportare la serenità ed un clima civile.
La miccia che ha scatenato la rivolta è partita da un gruppo di circa duecento persone che attribuivano la colpa di scippi, rapine e aggressioni, recentemente avvenute nel quartiere, ai nigeriani che occupano il centro di accoglienza. La convivenza a Tor Sapienza è diventata ormai un’utopia, grazie anche all’indifferenza dell’amministrazione di Roma Capitale per una periferia che scoppia. Scelte sbagliate negli anni unite al disinteresse attuale stanno alimentando un clima insostenibile probabilmente cavalcato da chi ha interesse a gettare benzina sul fuoco. I più scatenati sono i ragazzi, ma con loro ci sono anche delle donne e perfino delle persone anziane armati da una rabbia profonda che non si può liquidare con una semplice condanna dell’episodio violento. È arrivato il momento di capire e fare qualcosa per fermare la protesta non si può semplicemente girare la testa da un’altra parte. Vero caro sindaco?

Antonio Barcella
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