17
novembre 2014 – Promossa
dall’Ass.ne "Insieme per l'Aniene" onlus una petizione per
fermare il grave degrado che inesorabilmente sta colpendo i manufatti
della Cervelletta,
un bene comune di questo territorio che “deve” essere salvato dall’indifferenza
della politica e dai ripetuti tentativi della speculazione edilizia
che non ha mai smesso di mirare a quel tratto di campagna romana.
“Firma perché il Comune, attraverso i fondi della Comunità
Europea ma anche di privati cittadini interessati alla difesa del
bene pubblico, intervenga tempestivamente per fermare il grave degrado
in cui versa la Cervelletta. Il grande Casale della Cervelletta è
un complesso monumentale di circa 5000 mq con una Torre del 1200,
Casale gentilizio costruito tra il XVI e il XVII secolo, il Borgo
rurale del 19° secolo, con annesso un Parco Pubblico inserito
nella Riserva Naturale Valle dell'Aniene. L'Associazione onlus "Insieme
per l'Aniene", interprete della volontà di cittadini romani
convinti che la difesa dei beni storico-culturali sia un dovere costituzionale,
fin dagli anni 80, attraverso iniziative culturali, - significative
quelle del Museo etnografico e della Biblioteca -, petizioni, progetti
ideativi, ha sottratto alla speculazione edilizia il Bene, permettendo
che, nel 2001, diventasse patrimonio del Comune di Roma. Si deve constatare,
con amarezza, che il Comune, unitamente a molti politici nazionali,
amministratori regionali, provinciali e municipali, si sono dimostrati
molto "interessati", durante le campagne elettorali pregresse,
ma assolutamente non risolutivi nei tempi a seguire. Attualmente la
graduale e sistematica distruzione del grande Casale e della Torre
continua inesorabile e angosciosa.”
Noi cittadini, consapevoli del nostro ruolo costituzionale, dobbiamo
aiutare a salvare un grande contenitore di memorie storiche, artistiche
e sociali dell'Agro Romano. Per fare questo basta un semplice gesto
che non costa nulla ma può avere grande risalto se troverà
la giusta compattezza dei cittadini di questo territorio: firmare
la petizione on line.
Antonio
Barcella
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