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gennaio 2015 – A
distanza di otto anni da quando è partita la sperimentazione
della raccolta differenziata nel quartiere di Colli Aniene è
arrivato il momento di apportare alcuni correttivi per evitare alcune
scene indecorose che vanificano l’impegno di una comunità.
Abbiamo sempre sostenuto la raccolta differenziata perché è
una necessità per la tutela dell’ambiente da cui non si può
prescindere ed è compito di ognuno di noi separare correttamente
i rifiuti senza ritenerlo un fastidio superfluo. In cambio dobbiamo
però pretendere quel decoro che spesso manca a dispetto di
norme, sanzioni e regolamenti che dovrebbero tutelarlo. La pulizia
della città e la raccolta differenziata sono possibili con
la collaborazione di tutti e per questo dobbiamo evidenziare i problemi
segnalati dai cittadini ad iniziare da una raccolta più puntuale
che eviti l’accumularsi di rifiuti nei depositi o nelle strade. “L’accumulo”
è un problema che si è puntualmente riproposto nei giorni
a ridosso delle festività natalizie quando la produzione di
scarti nelle abitazioni aumenta in maniera consistente ma in modo
ampiamente prevedibile. L’accumulo dei rifiuti depositati deve essere
una situazione di emergenza e non la norma deplorevole che spesso
si osserva sotto i nostri portoni.
Passiamo poi al capitolo successivo ossia il comportamento dei gestori
di alcuni esercizi commerciali che ritengono che il suolo pubblico
o i portici siano il luogo adibito al deposito permanente
dei propri contenitori di rifiuti. Questa pratica è una occupazione
abusiva di suolo pubblico e pertanto andrebbe sanzionata e scoraggiata.
Infatti la “raccolta porta a porta o domiciliare” deve essere effettuata
in corrispondenza del limite del confine di pertinenza dell’utente
o presso punti individuati dal soggetto gestore, secondo modalità
e tempi prefissati. L’arco temporale del deposito dei contenitori
in strada è stabilito in poche ore e solo per la tipologia
di rifiuto fissato per il giorno. Invece,
basta osservare il nostro reportage fotografico, questa pratica dei
contenitori in strada da parte di molti esercizi commerciali è
diventata una abitudine indecorosa che va risolta. Crediamo che sia
stato lasciato tempo sufficiente ai gestori per organizzarsi, stiamo
parlando di anni e non di giorni, ora è arrivato il momento
di intervenire per il rispetto dell’ambiente.
L’ultimo
punto che vogliamo affrontare oggi è la riduzione preventiva
dei rifiuti. L’organizzazione del servizio di gestione deve
tendere alla riduzione della quantità di rifiuti destinata
allo smaltimento finale, incentivando le forme di reimpiego, di riciclaggio
e di recupero di materia e di riduzione della produzione di rifiuti.
In base al Regolamento Comunale, l’Amministrazione, il soggetto gestore
e le Aziende direttamente controllate debbono promuovere ed incentivare
le azioni di prevenzione e cooperazione, attraverso la stipula di
accordi e forme di agevolazione e premialità, per la riduzione
della produzione dei rifiuti, il riuso dei materiali, lo sviluppo
della pratica degli acquisti ambientalmente compatibili e l’incentivazione
dei sistemi di gestione ambientale certificati. In
realtà ben poco è stato fatto in questo campo, basta
osservare la quantità di polistirolo e incarti, spesso superflui,
che si generano in casa dopo aver effettuato la spesa settimanale
nei supermercati. Specialmente i contenitori di polistirolo di carni,
voluminosi e spesso inutili, sembrano solo una comodità dei
rivenditori e potrebbero essere sostituiti con altrettanti imballi
idonei e meno nocivi per l’ambiente. Basterebbe poco per avere un
mondo migliore spesso solo un po’ di buona volontà.
Antonio
Barcella
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