13
gennaio 2015 – La
criminalità a Colli Aniene si muove ad ondate o almeno questo
è quanto si recepisce dagli episodi di cui si viene a conoscenza
che trovano scarso spazio sugli organi di informazione. Il periodo
di maggiore attività della delinquenza di questo territorio
sembra essere il periodo a cavallo tra dicembre e gennaio e ci riporta
con la memoria all’inizio del 2012 quando una delegazione del quartiere
si recò a parlare con il Questore sul tema dell’emergenza sicurezza
che il quartiere stava attraversando. Puntuale come ogni anno, anche
lo spazio temporale tra la fine del 2014 e l’inizio del nuovo anno
ha mantenuto fede a questa negativa tradizione. Appartamenti
e scuole violate a ripetizione con le immancabili rapine ai danni
degli esercizi commerciali.
La micro criminalità si fa sempre più sfrontata. È
notizia di ieri che quattro uomini sono stati notati durante il tentativo
di arrampicarsi su un balcone di un primo piano di viale Franceschini,
nel cuore di Colli Aniene, e solo l’abbaiare ostinato di un cane ha
richiamato l’attenzione dei residenti mettendo in fuga i delinquenti.
Una brutta avventura che ha visto come risultato solo il danneggiamento
di una zanzariera. La stessa cosa non si può dire dei ripetuti
furti “natalizi e oltre” presso i plessi scolastici della
scuola elementare Balabanoff e di viale Santi. Lì, i ladri
hanno lavorato con una maggiore tranquillità asportando televisori,
videolettori e altri materiali.
Niente allarmismi, per carità! Le nostre istituzioni, dati
alla mano, saprebbero dimostrare che tutto rientra nella casistica
che una città come Roma deve pagare come dazio alla criminalità.
Per noi, invece, le persone non sono numeri; basta mettersi nei panni
di chi subisce l’effrazione o la rapina per capire che lo spavento,
la preoccupazione e il senso di impotenza di fronte a certi fenomeni
delinquenziali. A nostro parere, il problema sicurezza di Colli Aniene
continua ad essere strutturale e dipende essenzialmente dalla posizione
geografica del Commissariato responsabile per il territorio che è
posto a distanza “astronomica” dal nostro quartiere (zona San Basilio
ma sul lato di via Nomentana). Basta pensare a quanto tempo occorra
ad una macchina della polizia del Commissariato di San Basilio, nell’ora
di punta, per rispondere ad una chiamata di emergenza. L’assoluta
mancanza di un presidio fisso di forze dell’ordine fa di questo territorio
una terra di conquista per i criminali di vario genere. Una questione
che andrebbe affrontata e risolta ma, amaramente, sosteniamo che manca
la volontà di farlo.
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org