Esplosione via Galati – Fermata l’inquilina 82enne
Si ipotizza reato di strage e di omicidio

21 gennaio 2015 – Chi ci difenderà dal vicino asociale o malato di mente? È il nuovo interrogativo che assale molte persone dopo la vicenda dell’esplosione di un appartamento di via Galati a Colli Aniene che ha provocato una vittima e decine di feriti. Alcuni giorni fa è stato condannato a 20 anni il ghanese che uccise nel milanese tre passanti con il piccone a cui è stata riconosciuta la seminfermità mentale. Se trovassero conferma i sospetti verso l’anziana inquilina di via Galati, i due episodi sarebbero accostati, oltre che dalla enorme reazione verso la comunità per un fatto personale, dai drammi sociali della solitudine, della povertà e dalla scarsa integrazione. Dopo questo episodio siamo tutti meno sicuri. Ognuno di noi può vantare nel proprio condominio una persona “stravagante” o “scorbutica”. Ma che cosa scatta nella mente di certi individui per trasformarsi improvvisamente in stragisti o pluri-assassini? La domanda legittima arriva in seguito alle indagini condotte dagli inquirenti che dai primi rilievi stanno ipotizzando il reato di strage, per ora contro ignoti. Le ricerche si stanno concentrando sulla inquilina 82enne, sottoposta a provvedimento di sfratto, che occupava l’appartamento dove è iniziata la deflagrazione per causa della fuoriuscita di gas da una bombola. Stando alle testimonianze, in passato, la donna aveva minacciato gesti estremi pur di non lasciare la casa. Alcuni hanno riferito anche di un divano dato alle fiamme sul balcone dello stesso appartamento nei giorni precedenti al fatto. C’è poi il mistero del biglietto giallo ritrovato su una Smart parcheggiata sotto la palazzina che riporta la scritta «Il Signore non vi farà godere la casa perché siete dei ladri++ladri». Prima di procedere ad eventuali incriminazioni, la Procura di Roma sta aspettando le relazioni definitive dei vigili del fuoco e dei carabinieri del RIS. Intanto è stata rintracciata l’inquilina 82enne che sarà presto interrogata.
Il risultato ulteriore di questa presunta “pazzia”, dopo la vittima e i feriti, è che 11 famiglie sono state costrette a lasciare il proprio appartamento senza sapere quando potranno tornarci. Nuovi drammi che si aggiungono alla sciagurata esplosione.

Antonio Barcella
www.collianiene.org

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