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febbraio 2015 – Ad acuire i problemi della cronica
mancanza di spazi culturali in tutto il IV Municipio ma in particolare
a Colli Aniene, anche il Teatro della Chiesa Santa Bernadette diventa
inutilizzabile per eventi teatrali e culturali a causa di un provvedimento
ministeriale che chiede l’esecuzione di improrogabili lavori per la
sicurezza per l’apertura al pubblico. Il palcoscenico della chiesa
di Colli Aniene potrà essere utilizzato solo ai fini della
consueta attività parrocchiale. Cittadini, associazioni e compagnie
teatrali hanno perso l’ultimo spazio disponibile, con una certa capienza
di posti e adatto ad un certo tipo di esibizione, per organizzare
eventi in questo quartiere. Ricordiamo che la Biblioteca della Vaccheria
Nardi, pur essendo un centro culturale apprezzabile, non ha uno spazio
adatto per ospitare eventi da 150/200 persone e spesso, nel passato,
ha rifiutato ad associazioni, compagnie teatrali e perfino al Comitato
di Quartiere l’utilizzo dei propri locali. Tutto questo si va ad aggiungere
alla mancanza di una sala cinematografica in tutto il IV Municipio
e alle ben note vicende del Tristar e del Gerini.
Nel frattempo, il Presidente del IV Municipio Emiliano Sciascia glissa
sulla risposta da dare alle richieste di incontro, atte ad affrontare
il problema, che ben 11 associazioni del territorio gli hanno rivolto
da ben sette mesi. Se ricordiamo bene la promozione di nuovi spazi
culturali nel IV Municipio faceva parte del programma di chi lo governa
in questo momento. In oltre metà anno, il Presidente non ha
trovato un’oretta libera per ascoltare le istanze e le proposte dei
cittadini di questo territorio su questa importante questione. “Sono
risorse o problemi i cittadini attivi?” Questa domanda, da
noi considerata eminentemente retorica, ci porta a fare una riflessione
sull’atteggiamento del minisindaco che non fa capire se considera
le associazioni una importante risorsa da cui attingere proposte e
da ascoltare per la profonda conoscenza delle questioni territoriali
o solo una controparte “fastidiosa” con cui avere un rapporto di solo
tipo contenzioso. Purtroppo, non di rado le Associazioni sono “vissute”
come meri PROBLEMI. Non vogliamo credere che la verità corrisponda
alla quest’ultima ipotesi ma, se così fosse, ne prenderemo
atto e ce ne faremo un ragione.
Eppure abbiamo dimostrato più volte la nostra volontà
di collaborare con le istituzioni per l’amore e l’interesse che abbiamo
per questo territorio, per le sue radici e la sua cultura. I
volontari delle associazioni non percepiscono nulla per il loro lavoro
sul territorio, al contrario del mondo politico dove le retribuzioni
non mancano davvero, hanno solo interesse per la comunità e
i suoi problemi. Invece, grazie all’inerzia istituzionale, osserviamo
come gli ultimi esponenti della cultura e dell’arte teatrale di questo
quartiere sono costretti ad emigrare in altre zone
della città alla ricerca di nuovi spazi perché quelli
di Colli Aniene sono diventati “desaparecidos”.
Antonio
Barcella
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