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febbraio 2015 – Ieri, presso il teatro della scuola
elementare di viale Santi a Colli Aniene, si è tenuta una interessante
conferenza sulla cosiddetta malattia ipocinetica che colpisce i bambini
che hanno una ridotta (o assente) attività fisica. Il maestro
Claudio Granatiero, 6° DAN F.I.J.L.K.AM (federazione riconosciuta
dal CONI), ha esposto in maniera semplice e comprensibile le cause
di tutte quelle patologie psicofisiche che possono insorgere nell’età
scolare derivanti dalla sedentarietà. Fin dall’età evolutiva
lo sviluppo armonico dell’organismo viene favorito da un’attività
fisica condotta con regolarità mentre la sedentarietà
precoce crea i presupposti per l’insorgenza della cosiddetta malattia
ipocinetica. Lo sport in età evolutiva è indispensabile
per lo sviluppo delle capacità coordinative (abilità
motorie) quali, ad esempio, l’equilibrio, il ritmo, l’orientamento,
la destrezza. Un bambino dai 6 agli 11 anni presenta la massima capacità
di sviluppo di tali capacità. A 5 anni, come detto, tutti i
circuiti nervosi alla base della capacità di movimento sono
pronti e gli “automatismi primari” (camminare, correre, arrampicarsi,
lanciare, saltare) sono completamente acquisiti. Da questo momento
è possibile lo sviluppo della coordinazione motoria. Molti
bambini ritenuti “maldestri“ non nascono tali. Lo diventano
perché in età infantile ed evolutiva la loro capacità
di movimento ha avuto poche possibilità di sviluppo autonomo
ed è stata repressa dall’ambiente circostante. Da questo punto
di vista è opportuno sottolineare come nella società
occidentale i bambini spesso non sono adeguatamente sollecitati dal
punto di vista motorio a causa dell’eccesso di ore passate
davanti alla televisione, ai videogiochi di computer, tablet e playstation.
Tutto questo determina un’assenza di movimento che può sfociare
in una malattia vera e propria. Un bambino che non esercita attività
fisica nel gioco o nello sport tende ad avere un comportamento introverso
isolandosi dagli altri e mettendo in pericolo la sua psiche. L’assenza
di movimento, protraendosi nel tempo, può portare danni all’apparato
locomotorio del bambino (scoliosi, cifosi cervico-dorsali, dismetria
degli arti, varismo e valgismo delle ginocchia, piattismo del piede).
L’ipocinesi può, inoltre, produrre problemi al sistema cardiocircolatorio
e all’apparato respiratorio (perdita di elasticità polmonare).
Per quanto riguarda il sistema metabolico spesso la poca o nulla attività
fisica si accompagna ad errate abitudini alimentari. Ciò contribuisce
all’instaurarsi di un eccesso ponderale, con sfavorevole rapporto
peso-statura, aumento della massa grassa e precoce comparsa di alterazioni
a carico degli zuccheri e dei lipidi del sangue.
Per evitare la malattia ipocinetica è fondamentale, fin dall’età
evolutiva, il rifiuto del sedentarismo ed una pratica sportiva regolare,
la quale deve essere in primo luogo finalizzata a favorire una crescita
armonica e sana ed all’acquisizione di un corretto stile di vita.
Molti genitori pensano che fare attività ludico sportiva ha
un costo che molte famiglie non sono in grado di affrontare. Nulla
di più errato! Ci sono diverse associazioni che offrono servizi
gratuiti per i bambini in età scolare che desiderano svolgere
attività ludico-motoria non agonistica. I genitori interessati
possono rivolgersi al proprio Municipio per essere indirizzati verso
queste associazioni.
In conclusione non si deve trascurare mai abbastanza che sono molti
i bambini danneggiati dalla mancanza o dalla carenza di movimento
mentre fare sport in età evolutiva fa bene non solo in assoluto,
ma anche in quanto crea una benefica abitudine al movimento che dura
tutta la vita.
Antonio
Barcella
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