Emergenza Sicurezza – I cittadini si organizzano con WhatsApp per difendersi

9 marzo 2015 - Una iniziativa lanciata sul territorio di Roma nord, che mira ad essere il più capillare movimento locale di cooperazione tra cittadini per cercare di colpire il fenomeno crescente dei furti in abitazione, potrebbe essere una soluzione per supplire all’emergenza sicurezza avvertita da molti residenti della periferia romana. Si chiama 'Residenti attenti - Roma nord' ed usa l’applet WhatsApp per costituire una rete di informazione. Basta chiedere l’adesione al gruppo, ad un certo numero telefonico, per poi riorganizzarsi in tanti micro-gruppi per quartieri, strade o addirittura condomini invitando altre persone, conoscenti, amici e vicini. Niente di nuovo. L'idea è nata negli Stati Uniti in alcune città particolarmente bersagliate dai malviventi ma si sta diffondendo velocemente anche in Italia, soprattutto al nord, vista l’escalation di furti negli appartamenti, dando ottimi risultati nella prevenzione del crimine. Il concetto chiave è quello di rendersi tutti disponibili a sorvegliare il territorio e segnalare immediatamente agli altri iscritti situazioni fortemente sospette. Nulla di illegale, è qualcosa da avviare congiuntamente con le forze dell'ordine e con la possibilità di fornire informazioni utili agli agenti in caso di effrazioni, rapine e fuga dei malviventi.
Sinceramente non sappiamo se questa iniziativa può avere una propria validità, somiglia tanto alle ronde padane che hanno dimostrato tutti i propri limiti, e non può sostituirsi al servizio di controllo sicurezza del territorio. Quante segnalazione di falso allarme potrebbero essere lanciate nell’etere? O addirittura, questo mezzo potrebbe essere usato dalla micro delinquenza per creare diversivi che, anziché favorire gli agenti di polizia, li danneggerebbero nel loro lavoro.
L’idea potrebbe essere ripensata per estenderne l’uso a tutti i problemi del territorio, ossia uno strumento di aiuto ai tecnici del municipio per segnalare: un albero pericolante, una buca killer, disservizi nei plessi scolastici, un semaforo non funzionante, roghi, aree verdi da manutenere, episodi di vandalismo, segnalazioni di discariche e disservizi nella raccolta dei rifiuti. Anche a livello sicurezza si potrebbe fare qualcosa, soprattutto per capire quanto l’emergenza che attraversiamo quasi ogni giorno sia reale o soltanto “avvertita”. Quante notizie, più o meno attendibili, ci giungono ogni giorno con il passaparola su rapine ai danni di esercizi commerciali, scassi nei box, appartamenti ripuliti dai delinquenti, furti sulle automobili e scippi nelle strade. Avere una fonte di informazione sul cellulare o sul tablet su quello che accade nel quartiere potrebbe essere il sistema più semplice per avere un quadro reale delle periodiche emergenze che attraversiamo sul territorio. Un’idea che approfondiremo e sulla quale prepareremo uno studio di fattibilità dopo aver incontrato le istituzioni ed esserci confrontati. Ma è soprattutto il vostro parere ciò che riteniamo più importante.

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