10
marzo 2015 - L’iniziativa che si svolgerà venerdì
13
marzo dalle ore 19 in poi al Teatro Quarticciolo di Roma,
è la prima di un organico ciclo di interventi che vuole concorrere
a fare del superamento dei campi rom una priorità sulla quale
aprire un cantiere. L’organizzazione è a carico dalla Rete
Territoriale Roma Est, un raggruppamento di organizzazioni sociali,
operatori esperti, enti di ricerca e Università, cittadini,
che da 2 anni è specificamente impegnato sul terreno, sia con
interrogazioni rivolte agli enti politici, centrali e di prossimità
per avere contezza sulle azioni che si rivolgono nei confronti dei
Campi Rom di Via Salviati che altro non fanno se non aumentarne le
condizioni di estremo degrado, sia con azioni poste in essere fuori
dal campo dai componenti della Rete, finalizzate a contrastarne, al
meno dal punto di vista sociale, una nocività che offende le
persone che nei campi vivono e le famiglie che abitano nei quartieri
limitrofi.
Il Ciclo che inizia il 13 marzo, affronterá le 4 tematiche
principali della Strategia Nazionale per l’ Integrazione dei Rom e
Sinti: casa, lavoro, sanità, educazione. È in quest’ottica
che si parte con la Mostra della Salviati University realizzata dalla
University of Washington e l’ Universitá di Roma Tre, sui mestieri
e le risorse che le famiglie rom dei campi possiedono al giorno d’oggi.
E si evoca l’orizzonte di arrivo di questo lavoro con il l Film/documentario
Fuori Campo del regista Sergio Panariello, che da Cosenza a Bolzano,
passando per Firenze e Rovigo, segue le vite dei protagonisti (Sead
Dobreva, Kjanija Asan, Leonardo Landi, Luigi Bevilacqua) svelandone
a poco a poco la loro quotidianità e come sono usciti dai campi
rom. Un lavoro collettivo di ricerca e documentazione dell’ Associazione
Osservazione, Compare, e Figli del Bronx, il cui obiettivo è
scardinare i pregiudizi radicati nell'opinione pubblica e nelle amministrazioni,
cosi come spronare i rom a credere nelle proprie forze e nella possibilità
di un cambiamento.
Pronti a passare dagli annunci sul “superamento dei campi
rom” alla sua messa in pratica.
La finalitá principale di questo ciclo di incontri è
creare un patto per l’unità d’ azione, capace di far dialogare
tra loro le Associazioni, i Comitati di quartiere, le Parrocchie,
le scuole, le famiglie rom e non rom che vivono in un territorio concreto,
Tor Sapienza e Colli Aniene, in rapporto dialettico con i Municipi.
Tra gli argomenti ineludibili sarà preso in considerazione
quello di valorizzare le risorse strutturali di questo territorio
ricco di terre da coltivare, edifici abbandonati, spazi per la riconversione
del lavoro nel ciclo del riuso, associazionismo presente che già
sperimenta percorsi virtuosi di lavoro con comunitá rom e di
tutto il mondo. Ma insieme a tutto ciò è necessario
riconoscere anche la stanchezza dei suoi abitanti nel sentire annunci
e non vedere l’ attivazione di un Piano concreto di risoluzione delle
situazioni di estrema povertá come quelle presenti nei campi
rom di via Salviati che alimentano la conflittualità permanente.
Le proposte per definire cosa si intende per superamento dei campi
rom, dovranno essere rigorosamente identificate in termini di risorse
(economiche, umane e organizzative) competenze assegnate, impegni
temporali assunti con timing controllabili collegialmente e con l’individuazione
di precise responsabilità. In questa prospettiva muove la nostra
Rete che, nel settembre 2013 ha indotto la Presidenza del Municipio
IV a istituire un Tavolo Permanente di Lavoro sui Campi di via Salviati
affidato stabilmente all’Assessorato Politiche Sociali, mentre su
scala cittadina è cresciuta di recente la rilevanza della relazione
con il nuovo Assessore alle Politiche Sociali di Roma capitale Francesca
Danese, che parteciperà alla iniziativa di venerdì 13.
Rete Territoriale Roma Est