30
marzo 2015 - Questa mattina, davanti ad una folta platea
di persone, il Sindaco di Roma Ignazio Marino accompagnato dal Presidente
del IV Municipio Emiliano Sciascia e dall’assessore Giovanna Marinelli
ha inaugurato il Museo di Casal de’ Pazzi allestito con i ritrovamenti
dell’era del Pleistocene. Un museo totalmente inedito per Roma, un
nuovo allestimento che contiene e ordina i resti di 200mila anni fa,
scoperti sul posto nel 1981. È la culla della preistoria lungo
le rive dell’Aniene, quando tra le deserte estensioni della campagna
romana si aggiravano rinoceronti, elefanti e mammut e i primi uomini
sopravvivevano cacciando e lavorando la selce.
Nel corso degli anni gli archeologi del sito di Casal de’ Pazzi hanno
consolidato un fortissimo rapporto con il territorio. Grazie al progetto
La scuola adotta un monumento gli studenti del vicino Istituto
Comprensivo di Via Palombini hanno prodotto ricerche, plastici, approfondimenti
e condotto visite guidate per gli abitanti del quartiere. Il Municipio
IV (ex V), le associazioni culturali del quartiere, le cooperative
sociali e i detenuti del vicino Istituto di Pena di Rebibbia hanno
contribuito alla realizzazione della programmazione e degli allestimenti.
Infine, negli ultimi anni, diversi studenti di archeologia de “La
Sapienza Università di Roma” hanno svolto tirocini formativi
arricchendo, con il loro entusiasmo e le loro idee, le attività
di valorizzazione dello spazio.
Il Museo inoltre è completato dalle istallazioni realizzate
dall’Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali del Consiglio
nazionale delle ricerche: ricostruzioni 3D e interattive permettono
di assistere all’inondazione dell’antico letto del fiume Aniene e
di esplorare il paesaggio di 200.000 anni fa, nell’ambiente del paleolitico,
fra i grandi elefanti che popolavano l’area di Roma in quell’epoca.
“Finalmente il Museo di Casal de’ Pazzi può essere aperto
al pubblico tutti i giorni – ha dichiarato Emiliano Sciascia
Presidente del Municipio IV –, cosa che ci rende veramente felici
e che ci fa maggiormente apprezzare anche il grande sforzo fatto fino
ad ora dalla Sovrintendenza per tenere il sito vivo e attivo, dando
la possibilità a tutte le scuole di Roma di visitarlo”.
“Credo
davvero – ha proseguito il Presidente – che il Museo Pleistocenico
sia un importante contributo di un Municipio di periferia come il
nostro alla cultura della città intera, visto che stiamo parlando
di un sito unico nel suo genere. Ringrazio il Sindaco Ignazio Marino,
l’assessore Giovanna Marinelli e la Dott.ssa Patrizia Gioia della
Sovrintendenza per tutto l’impegno profuso e mi auguro che presto,
anche il nostro Museo, possa essere inserito in un percorso cittadino
sulla cultura, in maniera tale da dare lustro e importanza al Municipio
IV che tanto ha creduto nel progetto”.
“Altro passo importante ora sarebbe l’apertura di Villa Farinacci,
che ad oggi rimane chiusa malgrado i lavori siano terminati – ha concluso
Sciascia –. Il nostro Municipio ha più e più volte sollecitato
gli assessorati interessati per il passaggio di consegne al municipio
stesso, questo purtroppo non è ancora avvenuto. Mi appello
al Sindaco Marino affinché possa farlo accadere in tempi rapidi
così da poter restituire alla cittadinanza un altro importante
sito di interesse culturale esistente sul nostro territorio”.
Antonio
Barcella
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