Progetto SIDIG-MED nel IV Municipio – Per una governance dell’agricoltura urbana e periurbana

8 aprile 2015 - Il progetto "SIDIG-MED" (Social and Intercultural Dialogue through Governance for Local development: Mediterranean Urban and Peri-urban Agriculture - UPA), approvato e finanziato da UE, risale a due anni quando l'Italia è stata inserita in un discorso di cooperazione e sviluppo tra nazioni europee e extraeuropee che affacciano sul Mediterraneo. Il progetto mira a combattere l’esclusione sociale e la povertà, migliorando i processi di governance per lo sviluppo locale e promuovendo il dialogo sociale e interculturale nelle 4 realtà urbane coinvolte: Roma, Barcellona, Mahdia (Tunisia), Al-Balqa (Giordania). Uno degli obiettivi del progetto è anche quello di creare una rete di città del Mediterraneo che si occupino di tematiche simili, partendo dalle 4 realtà urbane del progetto e arrivando a coinvolgere sempre più realtà urbane nel Mediterraneo. Si tratta di un progetto importante e ambizioso di circa 2 milioni di euro, co-finanziato dal programma al 90%. L’elaborazione dell’idea progettuale è nata circa tre anni fa, partendo dal problema dell’aumento della povertà urbana e della marginalizzazione nelle aree urbane del Mediterraneo. Una possibile soluzione è offerta dall’agricoltura urbana e periurbana, vista come un bene comune e un valido strumento per combattere l’esclusione sociale e la povertà.
Perché sono stati scelti gli orti urbani a Roma - Gli orti urbani sono stati scelti perché rappresentano uno strumento ideale di governance agricola urbana e un valido strumento di inclusione sociale urbana dei marginalizzati. Essi rappresentano il pilota principale per la “sponda nord” del Mediterraneo, ossia per le città di Roma e Barcellona, che si prestano maggiormente a un’agricoltura di tipo multifunzionale (meno prodotti, più servizi). Per la “sponda sud” del Mediterraneo si è optato, invece, per i farmers’ market e l’olivicoltura (Tunisia) e per una serie di attività di permacultura (Giordania), aree caratterizzate più per un’agricoltura di produzione (meno prodotti, più servizi). Nonostante queste diversità, sia culturali, sia tecniche, la cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo è possibile. Come? Proponendo un modello di governance (buona gestione) delle aree agrarie urbane, basato sullo scambio di best practices delle quattro aree urbane coinvolte.
Il progetto è rivolto in primis ai municipi nel caso di Roma Capitale e successivamente ad organizzazioni e associazioni (attive nell’ambito degli orti urbani nel caso di Roma Capitale). Ha come obiettivo la formazione del personale in modo da decentrare e razionalizzare l’organizzazione e la gestione degli orti urbani, attualmente nelle mani di un unico ufficio centrale; migliorare il dialogo tra le associazioni e la P.A.; aumentare il numero di marginalizzati coinvolti negli orti urbani; favorire l’emergere di una cultura agricola urbana per combattere l’espansione urbanistica e offrire un’alternativa sostenibile. I beneficiari finali saranno i consumatori di prodotti bio, o a Km zero e le comunità a rischio di esclusione sociale in città, coinvolti in attività di agricoltura urbana e periurbana.
L'amministrazione Capitolina ha selezionato tre Municipi tra cui il nostro, la cui responsabilità/gestione sarà in qualche modo curata e supervisionata dal responsabile della commissione ambiente Nicolò Corrado. Sono state già selezionate diverse associazioni, tra le quali la nostra, ed è stato costituito il Comitato degli Orti Urbani del IV Municipio che avrà come zona di sperimentazione la Casa del Parco di Roma Natura a pochi passi da Colli Aniene. I partecipanti, o avranno il compito di:
A. Raccogliere elementi sullo stato attuale del fenomeno Orti Urbani;
B. Verificare la conoscenza e la trasmissione delle esperienze;
C. Promuovere un dialogo partecipativo tra decisori ed associazioni per migliorare la gestione degli Orti Urbani;
D. Raccogliere idee per il modello sulla governance delle aree agrarie urbane nel bacino del Mediterraneo e cittadino
E. Scrivere è riscrivere lo statuto che regolamenta gli orti urbani a livello locale e comunale.

Antonio Barcella
www.collianiene.org

news@collianiene.org

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