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aprile 2015 - Il progetto "SIDIG-MED" (Social and
Intercultural Dialogue through Governance for Local development: Mediterranean
Urban and Peri-urban Agriculture - UPA), approvato e finanziato da
UE, risale a due anni quando l'Italia è stata inserita in un
discorso di cooperazione e sviluppo tra nazioni europee e extraeuropee
che affacciano sul Mediterraneo. Il progetto mira a combattere l’esclusione
sociale e la povertà, migliorando i processi di governance
per lo sviluppo locale e promuovendo il dialogo sociale e interculturale
nelle 4 realtà urbane coinvolte: Roma, Barcellona, Mahdia (Tunisia),
Al-Balqa (Giordania). Uno degli obiettivi del progetto è anche
quello di creare una rete di città del Mediterraneo che si
occupino di tematiche simili, partendo dalle 4 realtà urbane
del progetto e arrivando a coinvolgere sempre più realtà
urbane nel Mediterraneo. Si tratta di un progetto importante e ambizioso
di circa 2 milioni di euro, co-finanziato dal programma al 90%. L’elaborazione
dell’idea progettuale è nata circa tre anni fa, partendo dal
problema dell’aumento della povertà urbana e della marginalizzazione
nelle aree urbane del Mediterraneo. Una possibile soluzione è
offerta dall’agricoltura urbana e periurbana, vista come un bene comune
e un valido strumento per combattere l’esclusione sociale e la povertà.
Perché
sono stati scelti gli orti urbani a Roma - Gli orti urbani
sono stati scelti perché rappresentano uno strumento ideale
di governance agricola urbana e un valido strumento di inclusione
sociale urbana dei marginalizzati. Essi rappresentano il pilota principale
per la “sponda nord” del Mediterraneo, ossia per le città di
Roma e Barcellona, che si prestano maggiormente a un’agricoltura di
tipo multifunzionale (meno prodotti, più servizi). Per la “sponda
sud” del Mediterraneo si è optato, invece, per i farmers’ market
e l’olivicoltura (Tunisia) e per una serie di attività di permacultura
(Giordania), aree caratterizzate più per un’agricoltura di
produzione (meno prodotti, più servizi). Nonostante queste
diversità, sia culturali, sia tecniche, la cooperazione tra
le due sponde del Mediterraneo è possibile. Come? Proponendo
un modello di governance (buona gestione) delle aree agrarie urbane,
basato sullo scambio di best practices delle quattro aree urbane coinvolte.
Il progetto è rivolto in primis ai municipi nel caso di Roma
Capitale e successivamente ad organizzazioni e associazioni (attive
nell’ambito degli orti urbani nel caso di Roma Capitale). Ha come
obiettivo la formazione del personale in modo da decentrare e razionalizzare
l’organizzazione e la gestione degli orti urbani, attualmente nelle
mani di un unico ufficio centrale; migliorare il dialogo tra le associazioni
e la P.A.; aumentare il numero di marginalizzati coinvolti negli orti
urbani; favorire l’emergere di una cultura agricola urbana per combattere
l’espansione urbanistica e offrire un’alternativa sostenibile. I
beneficiari finali saranno i consumatori di prodotti bio, o a Km zero
e le comunità a rischio di esclusione sociale in città,
coinvolti in attività di agricoltura urbana e periurbana.
L'amministrazione Capitolina ha selezionato tre Municipi tra cui il
nostro, la cui responsabilità/gestione sarà in qualche
modo curata e supervisionata dal responsabile della commissione ambiente
Nicolò Corrado. Sono state già selezionate diverse associazioni,
tra le quali la nostra, ed è stato costituito il Comitato degli
Orti Urbani del IV Municipio che avrà come zona di sperimentazione
la Casa del Parco di Roma Natura a pochi passi da Colli Aniene. I
partecipanti, o avranno il compito di:
A. Raccogliere elementi sullo stato attuale del fenomeno Orti Urbani;
B. Verificare la conoscenza e la trasmissione delle esperienze;
C. Promuovere un dialogo partecipativo tra decisori ed associazioni
per migliorare la gestione degli Orti Urbani;
D. Raccogliere idee per il modello sulla governance delle aree agrarie
urbane nel bacino del Mediterraneo e cittadino
E. Scrivere è riscrivere lo statuto che regolamenta gli orti
urbani a livello locale e comunale.
Antonio
Barcella
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