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aprile 2015 - San Basilio non è più il territorio
che viene alla ribalta della cronaca solo per episodi negativi anche
se i fatti di questi giorni sembrerebbero indicare il contrario. Oggi,
ad esempio, il Centro Culturale Aldo Fabrizi è stato testimone
della firma del protocollo d’intesa che estende i servizi anagrafici
e i diritti di cittadinanza ai detenuti ospiti dell’istituto di pena
di Rebibbia. Le firme apposte sull’accordo sono del Presidente del
IV Municipio Emiliano Sciascia, dal Direttore dei diritti di Cittadinanza
Dott.ssa Lucietta Iorio, dal Garante dei diritti della libertà
personale Avv. Filippo Pegorari ed il Provveditore Regionale dell’Amministrazione
Penitenziaria Dott.ssa Maria Claudia di Paolo.
“Con la firma di questo Protocollo d’Intesa il Municipio IV prende
un impegno chiaro e preciso – ha dichiarato Emiliano Sciascia,
Presidente del Municipio IV –. Non possiamo assolutamente permettere
che i detenuti del Carcere di Rebibbia restino esclusi da quelli che
sono i servizi essenziali per la dignità di ogni persona e
di questi fanno parte sicuramente i servizi anagrafici che ci impegniamo
a garantire”.
“Per esempio gestire la propria condizione di genitore ed essere
detenuto non è di certo facile – ha aggiunto il Presidente
– ed il protocollo di oggi si applica proprio in questa direzione
ed in quella di evitare il grave disagio che si può provare
nel trovarsi sprovvisti di documenti al momento dell’uscita dal carcere.”
“Garanzia di fruizione dei servizi essenziali e soprattutto, la
possibilità di sentirsi parte integrante del tessuto sociale”.
Così il Garante dei diritti delle persone private della
libertà personale di Roma Capitale Avv. Filippo Pegorari, intende
la firma del Protocollo con il Municipio IV e l'Amministrazione Penitenziaria.
“Un progetto semplice ma ambizioso. Per la prima volta grazie a questo
Protocollo d'Intesa – ha spiegato il Garante – vengono assicurati
in via diretta, all’interno della città penitenziaria di Rebibbia
i servizi che normalmente il Municipio fornisce a tutti i cittadini
del suo territorio. Questo consentirà ai detenuti non soltanto
la fruizione di diritti essenziali ma la possibilità di non
sentirsi tagliati fuori dal mondo. Sarà per loro l'occasione
di essere concretamente parte del tessuto sociale”.
“Rimuovere ostacoli, rendere la vita più facile per favorire
recupero e integrazione fa parte di una idea di società inclusiva
e generosa – ha affermato Maria Muto Assessore ai Servizi Sociali
del Municipio IV –. Questo si prefigge il protocollo firmato oggi
che a costo zero aiuterà gli ospiti della Casa Circondariale
nel percorso di riabilitazione e di recupero e soprattutto a trovare
anche le ragioni per una vita diversa fuori dal carcere”.
Antonio
Barcella
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