1° Maggio – Festa del Lavoro (… che non c’è!)

30 aprile 2015 - La Festa del lavoro viene celebrata in Italia il 1º maggio di ogni anno per ricordare l'impegno del movimento sindacale e i traguardi raggiunti dai lavoratori in campo economico e sociale. La festa, inoltre, ricorda le battaglie operaie, in particolare quelle volte alla conquista dei diritti degli operai che per secoli furono sfruttati con salari da fame. Per capire quanto sia importante il lavoro basterebbe dare uno sguardo all’articolo 1 della Costituzione: “L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” Purtroppo, le parole della Costituzione perdono valore di fronte ad una disoccupazione giovanile che balla intorno al 40 % e con i diritti dei lavoratori ripetutamente calpestati dagli ultimi governi che hanno creato solo precarietà, disoccupati e la nuova categoria degli esodati. Ormai se un giovane vuole trovare un posto di lavoro l’unica strada percorribile appare quella di buttarsi in politica.
Un quadro pessimistico o piuttosto realistico? Vi invito a leggere le parole pubblicate in un post di Facebook dal CdQ di Tiburtino III in merito alla festività del 25 aprile: “Le commemorazioni se non hanno un seguito non hanno valore. E visto che con la scusa di commemorare e sciolinare belle parole, tutte quelle che conosciamo all'occorrenza, tra commemorazioni ed elezioni, ci si dimentica di "fare", ci ritroviamo che i diritti sono diventati "bisogni". Come quello di Francesco che non è un "essere umano" ma è un padre che si faceva il c… ed è stato licenziato e non ha soldi per pagare nulla...tanto meno l'affitto; come Marcella, che non può mandare il figlio all'università perché monoreddito e madre di 3 figli; come Carlo che per pagare luce, gas, affitto e libri e palestra (perché a scuola non è prevista e il bimbo ne ha bisogno) gli hanno staccato l'erogazione dell'acqua che per referendum È PUBBLICA ; come Primo che l'11 giugno verrà cacciato da casa, il luogo in cui vivere, dove crescere i figli e rifugiarsi. E SONO STORIE DI TUTTI I GIORNI SEMPRE PIU' FREQUENTI! SCUOLA, LAVORO, CASA, TUTTI DIRITTI SANCITI DALLA COSTITUZIONE. ACQUA =VITA. La Resistenza è qualcosa che purtroppo e per fortuna ci costringono a Rivivere.... 365 giorni l'anno.
I quartieri popolari della periferia romana sono quelli che risentono di più questa crisi, che trasforma i lavoratori in disoccupati e che costringe gli esercizi commerciali ad abbassare le saracinesche strangolati da tasse e balzelli. Fra poco anche frequentare la scuola pubblica sarà un lusso che molta gente non potrà permettersi. Qualcuno sta già facendo i conti sugli aumenti previsti a settembre prossimo per asili nido e scuole materne arrivando alla conclusione che forse è diventato più economico mandare i propri figli in strutture private.
Essere disoccupati, essere poveri, non avere una casa non può essere una colpa! Il vero crimine è di un paese dove il 60% della ricchezza è in mano al 10% di italiani mentre il restante 90% della popolazione si deve accontentare di quel poco che resta. Un paese dove la corruzione la fa da padrone, la politica vive al di sopra di quello che il paese si può permettere e dove governano soprattuto lobbies e logge più o meno segrete che detengono denaro e potere.
Ha ancora senso parlare di Festa del Lavoro?

Antonio Barcella
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